sabato 3 aprile 2021

del mercato immobiliare texano e dell'amicizia

Quando abbiamo cominciato a cercare casa e tutto ancora sembrava relativamente semplice, si è visto che le case più belle e meno care erano lontano da dove vivono i nostri amici. Loro vivono tutti sparsi nel Metroplex e noi qui al momento siamo un po' nel mezzo. 

Ci piace essere nel mezzo, ma ci piace anche cambiare ogni tanto.

La decisione era di quelle difficili. Una persona me lo ha chiesto direttamente: preferisci una casa più bella lontano o una meno bella vicino ai tuoi amici?
Che domanda!
In realtà, quello che ho cominciato a chiedermi seriamente a quel punto è: ma io ce li ho ancora degli amici? Perché è da un anno che non vedo quasi nessuno. Ho degli amici nuovi, quello sì. Ma non eravamo così vicini prima della pandemia, lo saremo ancora dopo?
Forse ci siamo uniti nella disperazione. O forse è stata solo una buona occasione per conoscerci meglio. Che gran casino. 
Poi sono arrivati i vaccini e tutto si è immediatamente chiarito.
Uno dei primissimi giorni dopo aver ricevuto il vaccino mentre facevo una passeggiata, ho incontrato per caso una cara amica. In questi mesi il suo comportamento mi ha creato grandi perplessità. Ci scambiavamo dei messaggi un po' superficiali, ma affettuosi. Il fatto è che appena accennavo alla possibilità di incontrarci (all'aperto, con la mascherina, per carità) la comunicazione si interrompeva di botto. Poi magari mi lasciava dei dolci davanti alla porta e scappava, ma non ci vedevamo, non parlavamo.
Quando ci siamo riviste da vaccinate, ho capito.
Mi ha raccontato la paura che ha avuto in questi mesi, quanto fosse in pericolo per il tipo di vita che stava facendo. "Non so come non me lo sia preso", mi ha detto. Insomma, credo che stesse semplicemente a modo suo, cercando di proteggermi. Situazioni simili si sono ripetute con altri amici. Grandi sfoghi, grande commozione. 
La pandemia, la tempesta invernale che ha sommato trauma al trauma. Ognuno si è chiuso in se stesso per resistere. Però siamo qua, siamo sopravvissuti, non dobbiamo più avere paura gli uni degli altri. Finalmente.
Ma proprio quando ho capito di avere ancora degli amici, ho capito anche che la decisione sulla casa, non dipende del tutto dalla nostra volontà. Nel senso che le case sono poche, i compratori tantissimi, accaparrarsene una è molto più difficile di quanto avremmo mai potuto immaginare. Certo, abbiamo fatto una selezione geografica e di budget, ma dove andremo in parte lo deciderà il caso.
[---> Il motivo per cui c'è tutta questa richiesta di case è che molte società importanti si sono trasferite in zona, i loro lavoratori hanno deciso di venire a vivere in Texas e il mercato immobiliare ovviamente ne sta risentendo parecchio]
A un certo punto avevamo anche trovato la casa dei sogni, per dire.  Era quella attaccata ai sentieri che portano nei boschi. Ci piaceva così tanto che abbiamo offerto 50 mila dollari oltre il prezzo e nonostante ciò l'abbiamo persa. Hanno ricevuto 34 offerte nel giro di un paio di giorni. Ha vinto chi ha offerto 70 mila dollari in più e tutto in contanti. 
Ma noi non ci scoraggiamo e continuiamo a cercare. Prima o poi ce la faremo. Oppure no e rimarremo dove siamo perché alla fine possiamo anche lasciare tutto com'è. É una fase emozionante e anche (abbastanza) divertente. Una di quelle poche volte in cui sai di essere a una svolta, ma non senti l'ansia.
Insomma, dopo un anno come quello che abbiamo passato, direi che tante preoccupazioni si sono decisamente ridimensionate.



P.S. Ho pubblicato tante storie sulle cose incredibili che troviamo nelle case in vendita. Sono in evidenza su Instagram (qui).

4 commenti:

La perfezione stanca ha detto...

Che cosa strana. Il link che hai messo non porta a te.

Nonsisamai ha detto...

Mi spiace, grazie per la segnalazione. Non so cosa sia successo, io ho fatto semplicemente copia incolla. Domani correggo, intanto l'account è @nonsisamai su IG

Anonimo ha detto...

eh si', il mercato immobiliare un po' in tutti gli Stati Uniti e' on fire con gente che cerca case piu' grandi nei sobborghi con la pandemia (piu' che altro con il lavoro da casa).
In bocca al lupo!
ed

nonsisamai ha detto...

Grazie Ed, Crepi!