Ieri c'era qualcosa di strano nell'aria qui a Dallas. Election Day e tutto taceva. Un'amica mi scriveva da New York dicendo che li' sembrava capodanno, qui invece assolutamente nulla di fuori dall'ordinario. Ho passato la giornata fuori casa e nessuno diceva una parola, nemmeno una battuta sulle elezioni. A scuola, e la mia non solo e' in pieno centro, ma e' anche sede di voto - avevamo le televisioni fuori dalla porta- eppure l'unico che ha tirato fuori l'argomento e' stato il signore delle pulizie, afroamericano, anziano, era in grande ansia. Abbiamo parlato brevemente del fatto che all'improvviso si risente parlare del Ku Klux Klan. Prima nessuno li ascoltava, adesso dicono toh mica male questo Trump e tutti i giornali gli danno di nuovo voce, quasi fossero un elemento come un altro del dibattito, quasi fossero degni di rispetto e ascolto. Mi ha consigliato di tenermi stretta il mio passaporto italiano. Chissa' quanti colleghi, gente che conosco, con cui parlo, ha votato per Trump o forse non dicono niente perche' sanno che non si puo' parlare di questo argomento senza trascendere.
Quando ho chiesto apertamente a qualcuno, una donna, per chi aveva votato ha ammesso di aver scelto Trump perche' non puo' accettare la posizione a favore dell'aborto di Hillary. Ma si, dei bambini messicani o di quelli musulmani che stamattina avevano paura di andare a scuola, chi se ne frega, ormai non sono piu' feti loro.
Tutti questi cristiani devoti della Bible Belt che odiano Obama, un uomo che per 8 anni ha incarnato insieme alla sua splendida famiglia l'emblema stesso dei valori di cui si dicono portatori, ma ci hanno messo cinque minuti a passare sopra al fatto che Trump e' accusato di aver molestato una lista di donne, fra cui una tredicenne, che ha azzittito minacciando azioni legali. Vi racconto un piccolo aneddoto per darvi un esempio della gente che c'e' qua in giro. Vado in palestra con una conoscente. Quando durante qualche lezione di danza c'e' un passo un po' sexy, si gira sempre verso di me e mi fa ridendo...io non voglio farlo! So che non scherza, lo pensa davvero. E' di origine messicana, super cattolica, pensate che abbia votato per Hillary? Io non ne sono per niente sicura.
Sono fuori di me oggi. Ieri notte non abbiamo chiuso occhio. Eravamo sconvolti, abbiamo parlato a lungo. Non e' semplicemente l'elezione di un presidente, e' un qualcosa che ci cambia la vita, una delusione che tocca corde delicatissime del nostro io come persone e ancor piu' come genitori. Che si fa? A me viene voglia di andarmene, non tanto dagli Stati Uniti per ora, ma proprio dal Texas, non ne posso piu' di tutti questi bigotti razzisti che ci sono in giro. Mr. J invece e' convinto che bisogna rimanere e che vuole lavorare perche' questo non succeda di nuovo fra quattro anni, che vuole impegnarsi, fare volontariato. Io non lo so, probabilmente siamo ancora tutti troppo stanchi e stravolti. Prima sono andata a camminare nel bosco con un'amica anche lei straniera, stanca e disorientata. Lei e' un'ebrea scappata dalla Russia che ora si trova a vivere in un paese guidato da un razzista. Mi parlava di Hitler, di come e' salito al potere. Abbiamo gli stessi problemi qui. Stiamo bene, abbiamo una vita piacevole, ma stiamo sempre fra noi stranieri, non riusciamo a integrarci e nemmeno vogliamo piu' di tanto in realta'. Lei soprattutto si chiedeva se poi e' giusto. Non dovremmo forse aprirci? Aprire le porte di casa nostra a chi la pensa in modo diverso da noi, a chi ha votato per Trump per esempio?
No.
12 commenti:
non commento di solito, ma ti leggo sempre, adoro l'intelligenza che traspare da ogni riga del tuo blog. stasera mi verrebbe da abbracciarti, nonostante sia triste anch'io. ironicamente, dopo aver letto il tuo posto mi sono letta, proprio stasera, il tuo bigino.
siccome quando mi sembra che il mondo stia andando a rotoli una cosa che riesce a tirarmi su è l'arte (del tipo: guarda che schifo è il mondo, ma guarda anche che incredibili cose l'essere umano riesce a fare), ti lascio con una canzone: https://youtu.be/R2LQdh42neg
un abbraccio da bruxelles!
francesca
Anche no. E l'idea di andar via dal Texas non è male. Forse ancor meglio via dagli States. L'Europa è grande, non c'è nemmeno bisogno di tornare in Italia. Però in questo periodo è un po' tutto il mondo che cammina all'indietro.
Appunto. Il disagio non è solo lì ma anche in Europa e mi pare sia lo stesso disagio. Allora si deve prendere il toro per le corna, esaminare bene la problematica che porta a questo comportamento e cercare soluzioni nuove. Sono con tuo marito, Nonsi, e mi accorgo che la sola presenza di mio figlio lì da voi (ma in California, però) mi sta americanizzando un po', aiutandomi a reagire ;)
partendo dal fatto che secondo me non è stato Trump a vincere ma la Clinton a perdere (il numero di voti che ha preso è qualcosa come 10 milioni in meno rispetto ad Obama 2012, mentre i voti repubblicani sono più o meno stabili), a me fa specie che ci sia una middle class low income (principalmente bianca) che sente che la soluzione ai suoi problemi sia prendersela con le minoranze e gli immigrati. e questo, come dicevano sopra, sta succedendo non solo in Texas o in Ohio, ma anche in Francia, in Inghilterra, in Italia ...
Ti ho pensata! Appena sveglia, visto l'andamento delle elezioni ho pensato allo stato d'animo che potevi avere tu nel leggere quelle parole: Trump President..... io mi sono sentita sconcertata. Perché anche da voi vince chi urla di più, chi aizza la folla, fa leva sulla paura e promette una coperta per nasconderci sotto la testa! La stessa tendenza che vedo in Europa, Stato dopo Stato questa sembra essere la direzione e mi spaventa.
Marzia
Siamo sotto shock anche qui a San Francisco e qui l''84% della popolazione ha votato per Hillary. Si susseguono le veglie e le marce per fare sentire la voce di qui non vuole Trump come presidente degli States e in questo momento trovo tanto sollievo nel vedere tutto questo movimento... è davvero un incubo quello che è successo, succede e succederà!
Grazie, bellissimo commento, ci voleva proprio!
Esatto. Purtroppo dopo la Brexit abbiamo capito che questo poteva succedere sul serio. Qui siamo alla frutta ma stiamo vedendo un'ondata di intolleranza globale anche in Europa.
Esatto. Però la Clinton non ha perso messianismo in testa, ha preso un sacco di voti più di Trump, è il sistema elettorale americano che ha perso un'altra volta.
Grazie per il pensiero Marzia! È proprio così, l'odio cresce e fa paura. :(
Sabina, è così, è una tragedia. Adesso pare vogliamo mettere un creazionista come segretario dell'educazione, è un disastro.
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