Come forse sapete, questo blog e’ nato per raccontare le impressioni di un’italiana immersa all’improvviso nella cultura e nella vita americana. Tante volte mi e’ stato chiesto se lo avrei chiuso nel momento in cui lo shock culturale si fosse esaurito. Beh, sono passati piu’ di cinque anni e siamo ancora qui, quasi quotidianamente, mai a corto di argomenti. Certo, lo chock culturale dei primi tempi, come e’ naturale che succeda, e’ svanito, ma ci sono tante di quelle riflessioni da fare ogni giorno. Dettagli sempre piu’ piccoli e interessanti da osservare e vere e proprie illuminazioni, tutte quelle cose che non ti puoi spiegare se non dopo averci vissuto un bel po’ in un posto.
Una delle prime cose che mi hanno colpito della cultura americana, pero’, e’ il loro particolarissimo ottimismo. Se avete un sacco di tempo libero potete andarvi a rileggere i quaranta e passa post sull’argomento, altrimenti, ce l’ha spiegato benissimo ieri sera Obama e in pochissime frasi, che cos’e’ l’ottimismo americano.
“[…] Non sono mai stato più speranzoso riguardo al nostro futuro.
Non sono mai stato più speranzoso riguardo all’America. E io vi chiedo di sostenere questa speranza. Non sto parlando di cieco ottimismo. Il tipo di speranza che solo ignora l’enormità dei compiti a venire o i blocchi che ostacolano il nostro cammino. Non sto parlando del desideroso idealismo che ci permette di sederci in panchina o sottrarci a una battaglia.
Io ho sempre creduto che la speranza è quella cosa ostinata dentro di noi che insiste, nonostante le evidenti avversità, che qualcosa di meglio ci aspetta in lontananza se abbiamo il coraggio di continuare a raggiungerlo, di continuare a lavorare, di continuare a combattere.”
5 commenti:
grazie per questo tuo post...a me e' rimasto impresso a memoria, pur avendolo guardato su youtube solo una volta, il finale dello speech alla dnc di quest'anno:
America, I never said this journey would be easy, and I won’t promise that now. Yes, our path is harder, but it leads to a better place. Yes our road is longer, but we travel it together. We don’t turn back. We leave no one behind. We pull each other up. We draw strength from our victories, and we learn from our mistakes, but we keep our eyes fixed on that distant horizon, knowing that Providence is with us, and that we are surely blessed to be citizens of the greatest nation on Earth.
Ora, ho i miei motivi per pensare che gli stati unit non siano la piu grande nazione sulla terra, ma ad ascoltare queste parole mi sono commossa e li ho invidiati tantissimo, i cittadini amricani
Ciao,
seguo il tuo blog da un po' e volevo farti i complimenti... per come scrivi, ovviamente, (è il mezzo di comunicazione che hai con i tuoi lettori e quindi è fondamentale che al lettore piaccia :) ) ma soprattutto per i contenuti: è assolutamente affascinante come una persona non abbia smesso, mai, di meravigliarsi per le piccole cose della vita, di essere curiosa verso di esse, e di come le affronti con serenità e dolcezza.
Complimenti, perchè leggendoti, riesco a ritrovare la bellezza che ci circonda ogni giorno, fatta di piccoli spicchi di tempo, di frammenti di immagini, momenti, per alcuni insignificanti, ma per altri (come te) speciali e unici... che alla fine rendono la vita degna di essere vissuta, e fanno del viaggio che facciamo in essa un racconto bellissimo che non annoia mai.
Perchè davvero, nonostante tu non racconti nulla di estremamente emozionante, non annoi mai e vale sempre la pena dedicare del tempo per leggerti.
In bocca al lupo per tutto, continua a scrivere... ci sono persone invisibili che passano, e apprezzano molto .
Ciao :)
Elia
Ecco, di questo innato ottimismo penso che noi italiani espatriati dobbiamo fare incetta, con la speranza che, al ritorno in Italia (ma anche direttamente qui dall'America attraverso le nostre esperience), lo potremo utilizzare innaffiando le radici scoperte del nostro paese.
Penso che l'Italia abbia proprio bisogno di nuove energie! E perchè non prendere il buono che c'è da altri Paesi?
elia: sono rimasta a bocca aperta. credo sia uno dei complimenti piu' belli che mi siano stati mai fatti. ti ringrazio tantissimo per aver trovato il tempo di scrivere queste parole.
le parole sono importanti.
a presto!
sabina: forse per un certo malcelato senso di superiorita'...
valentina: grazie a te.
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