Passiamo una mattina insieme e mi racconta per l’ennesima volta che uno e’ bravissimo e l’altro una peste, uno mente e uno dice la verita’, uno lo porta a fare le cose e l’altro all’asilo. Insomma, dopo un po’ mi e’ chiarissimo che preferisce spiccatamente un figlio rispetto all’altro, una cosa che un po’ ci puo’ anche stare al limite, con un po’ di buon senso dico, ma a questo livello mette a disagio perfino me che non c’entro nulla.
Da madre io stessa, mi sono sempre chiesta come sia possibile che questo succeda. Per ora ho solo un figlio, ma non riesco nemmeno a immaginare di fare delle differenze un giorno, forse perche’ a casa mia di differenze non ne ho mai percepite.
Una persona pero’ mi ha fatto notare una cosa fondamentale. Tutti abbiamo delle preferenze in ogni campo della vita e quindi e’ ovvio averle anche in questo qui.
Sbam. E’ stato come ricevere una sberla. Non mi piace ammetterlo, ma si, deve essere un po’ cosi’, come dice lui, il gia’ citato amico psicologo. Pero’ avevo bisogno di approfondirla questa cosa. Mi sono messa a fare un po’ di ricerche e ho scoperto che il dibattito e’ davvero aperto (se avete un bel pelo sullo stomaco leggetevi questo ad esempio).
Mi viene in mente un episodio un po’ buffo accaduto l’anno scorso. C’era una mia amica che a una festa se ne andava in giro agitando l’ultima copia del Time Magazine intitolata ‘Playing Favorites’ e spiegando a tutti quanto fosse assurdo e falso quello che si affermava in quella rivista e cioe’ che molti genitori di fatto preferiscono un figlio rispetto agli altri. Ricordo perfettamente che io e Mr. Johnson ci scambiammo uno sguardo divertito: era sempre stato chiarissimo a entrambi che quella persona trattasse un figlio in maniera lievemente diversa rispetto agli altri.
L’articolo, tra l’altro, e’ molto interessante e anche dettagliato. Spiega come nascono le preferenze ed e’ accurato, sono dinamiche che davvero si ripetono in maniera molto simile nella realta’ di tante famiglie che conosco, fa perfino un po’ impressione.
La trovo una questione misteriosa, e’ per questo che mi appassiona. Una cosa che esiste e non si dice, un grande tabu’.
Cosi’ ho fatto un esperimento. Se e’ impossibile essere completamente obiettivi con i figli (e poi io non ne ho abbastanza al momento…), non lo e’ con i propri cani. Sapete quanto bene voglia ai miei acchiappaconiglietti, nonostante mi complichino la vita non poco negli ultimi tempi. Allora, mi sono messa li’ a pensare a tutti e due e…niente. Non riuscivo a decidere. Hanno tutti e due le loro debolezze e i loro punti di forza, ma quando penso a quei due musi…li adoro, entrambi, pero’ volevo davvero andare in fondo alla cosa e alla fine ho deciso che si’, forse, molto forse, potrei amarne uno un milligrammo piu’ dell’altro. La cosa che mi ha stupito moltissimo e’ che Mr. Johonson non e’ per niente d’accordo con me. Lui e’ convinto che io preferisca l’altro. Ne abbiamo discusso molto e non ne siamo venuti a capo, ma a me in qualche modo ha fatto piacere. Se tu sforzandoti molto ammetti di preferirne uno e chi ti guarda dall’esterno pensa che preferisca l’altro, forse significa che li stai trattando piu’ o meno allo stesso modo, che in pratica una preferenza anche se puo’ esserci, non si vede e quindi, non cambia nulla. Ci sto ancora pensando, ma questo potrebbe essere l’approccio giusto per me.
Voi? Cosa ne pensate?
14 commenti:
Cioe' stai dicendo che la preferenza e' piu' negli occhi di chi guarda che nel cuore dei genitori? Io credo che preferenze si facciano, le ho vissute sulla mia pelle e le osservo in continuazione. Il problema vero sono le proiezioni che si fanno sui figli, di cui spesso le persone sono assolutamente inconsapevoli.
no no, intendevo che se anche c'e' una minima preferenza, e ci puo' anche essere, l'importante e' che non implichi un trattamento diverso. e' difficile essere chiari su questo argomento. forse perche' non e' chiarissimo nemmeno a me...
E' sempre molto difficile decidere oggettivamente su cose soggettive :-)
Mi ha fatto sorridere che tu e mr.J. abbiate un opinione diversa sulla tua preferenza. Chissà quale delle due opinioni sarà "vera"! In ogni caso sapere cosa si preferisce o meno è sempre molto difficile e spesso cadiamo in euristiche che ci fanno percepire una soluzione che poi si rivela falsa. Per esempio se qualcuno mi chiedesse qual'è la mia tipologia di piatto preferito, non avrei dubbi, direi la frittura. Tralasciando il discorso GDA, il pensiero di mangiare tutti i giorni frittura mi fa venire subito il disgusto e mi rendo immediatamente conto che la mia tipologia di piatto preferito è la verdura...
Il tuo amico psicologo :-)
a me (come al solito) la cosa che fa male è leggere i commenti superrigidi di una buona fetta di commentatori che o la insultano o comunque la colpevolizzano orrendamente, senza appello, con parole taglienti e che affondano apposta per far sentire orrenda la blogger.
Mi spiace molto, non mi sembra una pazza delirante che scrive delle crudeltà sulla figlia, mi sembra una persona che cerca di analizzare delle sensazioni poco analizzabili cercando delle ragioni che non è manco detto che ci siano.
Le persone crudeli sono i commentatori.
anni fa una collega mi disse che dei due figli, piccoli tutti e due, preferiva il maggiore. Mi sembrò di capire che il motivo fosse che era più responsabile, più inquadrato e rispettoso delle regole. Ammettere una preferenza mi parve un atto di grande maturità e di sicurezza da parte di una mamma, la sicurezza di sapere di amare tutti e due i suoi figli. Poi però, nel corso del tempo - come direbbe Wenders, capitava sempre più spesso che la mia collega parlasse con entusiasmo del suo piccolo Luca, il più piccolo dei due, per le sue uscite stravaganti o le più disinibite manifestazioni di affetto e mi venne da pensare che forse non c'era corrispondenza tra quanto prima affermato e quanto poi avveniva nella realtà. Ora il tuo post mi fa venire in mente un'altra ipotesi: magari si dichiara di preferire quello verso il quale ci si sente meno portati e lo si ripaga con una "finta" decisione di preferenza. Il dibattito è aperto...
roberto z.
Incredibile ma vero: da qualche giorno discuto di questa cosa con mio marito. Mia nonna diceva sempre "Eh perchè il primo nipote... è sempre il primo". Io un po' ci rimanevo male perchè nella lista ero quarta, anche se mantenevo il primato della prima nipote femmina arrivata.
Ad ogni modo, abbiamo concluso che: il primo genito rappresenta la prima esperienza, la prima gravidanza, la prima nascita, la prima educazione da dare... quindi in qualche modo, è quello che segna il cammino e che lascia la prima traccia nel cuore dei genitori.
Al secondo genito a volte si dà più affetto quasi a volergli restituire tutto l'affetto dato al primo figlio nei suoi primi anni. Ma il primo, resta il primo. E questa è una cosa che non si può cambiare.
Poi c'è un'altra questione in ballo: umanamente possiamo sentirci più vicini a una persona piuttosto che ad un'altra, e perchè con i figli dovrebbe essere diverso? Magari caratterialmente possiamo essere più affini a uno dei due... ed ecco che scatta la "preferenza", anche se l'Amore che si dà ad entrambi è ugualmente illimitato.
Ma credo che sia naturale...
mi viene da dire che i figli non si preferiscono, si amano. E con questo intendo che i figli vanno amati per quello che sono e non per quello che noi vorremmo che fossero. Perche', e qui sta il punto, se mio figlio non e' come lo voglio io, che faccio? Lo amo di meno? Lo preferisco di meno? E do piu' amore al figlio che piu' si e' adeguato alle mie aspettative?
Ho solo una figlia, ma non credo che sarei capace di avere preferenze. Speriamo!!! Mi sentirei orrenda.
valescrive
i miei genitori hanno fatto, e fanno tutt'ora, preferenze abbastanza esplicite... spero che certi ricordi mi aiutino per quando (se) avro' piu' di un figlio
amico psicologo: mi hai sgamata subito, allora mi leggi! :)
comunque e' strano si', e molto diversa, pero' dico dovrei saperlo meglio io cosa preferisco...o no?
interessante il discorso della frittura...
zion: e' vero alcuni commenti fra i pochi che ho letto sono pessimi, ma questa persona per me ha dei seri problemi, molto seri.
roberto: non saprei. magari le cose sono cambiate negli anni o magari piu' che una preferenza era una semplice affinita' di carattere maggiore con l'uno rispetto all'altro, ma non significa che non li ami allo stesso modo. chissa'. interessante.
sabina: forse si. in fondo l'importante e' solo che l'amore sia 'ugualmente' illimitato.
valescrive: mi sento esattamente come te, speriamo.
marica: mi spiace. non so se tu fossi la preferita o no, ma nell'articolo che cito si dice chiaramente che un atteggiamento del genere e' deletereo per entrambi: quello preferito si sente in colpa e cerca di difendere il non preferito che si sente in colpa a sua volta perche' mette nei guai l'altro con i genitori. non so se si capisce. brutto comunque.
Credo sia innegabile che ciascuno ha delle preferenze, ma secondo me sono preferenze per alcuni tratti positivi che il genitore riconosce come suoi nei figli. Per esempio: magari al genitore sportivo piace che uno dei due figli sia sportivo, ma gli piace anche riconoscere nell'altro figlio il suo interesse per la musica, lo stesso che nutriva lui in gioventù. La preferenza diventa evidente se questi "piace" o "non piace" sono sbilanciati tra i figli.
Anche se non è PC, credo sia inevitabile.
Se io dovessi pensare alla cosa più vicina (gatti), riconoscerei di volere bene a entrambi, ma di avere un occhio di riguardo per uno perché è più piccolo di taglia e l'ho assistito durante le convalescenza da un incidente. Anche l'altro gatto ha avuto i suoi problemi (abbandonato al gattile e ridotto a uno scheletro dai suoi ex padroni), ma adesso che si è rimesso ha un carattere esuberante e coccolone. Io li amo entrambi, ma chi porterei con me? Chi salverei? Non vorrei mai dovere scegliere, ma probabilmente ho qualche accortezza in più per uno dei due.
La mia esperienza personale mi ha fatto capire che i miei genitori non hanno preferenze tra me e mia sorella, ma solo percezioni diverse. Io scherzando dico che considerano me la figlia simpatica e le la figlia affidabile. Invece per la mamma di mio marito è tutta un'altra storia. Se guardi in casa sua, ci sono decine di foto di mio cognato, compresa quella del matrimonio, mentre di mio marito neppure una, nemmeno quella del matrimonio. Se non è preferenza sfacciata questa ...
sicuramente non è una scelta consapevole, il fatto di preferire uno o l'altro. però capita. io ho l'esempio delle mie due cugine. era evidente a tutti (perché spesso se ne parlava in casa, anche con i nonni) di quanto fosse sbilanciato l'atteggiamento. alla più grande non le si perdonava nulla ed erano rimproveri continui. alla più piccola (che non aveva alcun senso di colpa ma anzi se ne approfittava) le si concedeva tutto e tutto si minimizzava. e, viste dal di fuori, la prima era diligente, obbediente e non combinava guai, la seconda era bizzosa, capricciosa e rispondeva male. eppure era innegabile che i genitori preferissero quest'ultima. e in questo caso, entrambi i genitori. talvolta può accadere invece che ci sia una sorta di "spartizione" (ovviamente con molte virgolette) per cui c'è magari il cocco di mamma e la cocca di papà.
Purtroppo succede, come succede che un figlio preferisca un genitore a un altro. Io non ho figli, ma non posso pensare di preferire mio padre a mia madre o viceversa. Voglio bene ad entrambi allo stesso modo e se magari in alcune cose riesco a relazionarmi meglio con mio padre, in altre lo faccio meglio con mia madre. Posso avere un rapporto diverso con mio padre, non c'è dubbio, ma questo non me lo fa preferire a mia madre né mi fa fare differenze sul piano affettivo.. Così anche tra i figli c'è certamente quello con cui ti relazioni meglio, è ovvio, ma dire che si ama più uno degli altri è sbagliato a mio parere...
pola: beh si, forse e' piu' un'affinita' cosi' che una preferenza vera e propria.
haroldandmaude: regalategliene una, magari si rende conto ;)
e.l.e.n.a: la vedo tanto anch'io questa cosa che dici. che di solito agli occhi di chi guarda quello che e' in teoria il preferito sembra il furbetto, il meno simpatico. che strano.
anonimo: a questo non ci avevo davvero mai pensato, il buon vecchio 'a chi vuoi piu' bene a papa' o mamma?'. beh, non avendo preferenze per i genitori, e' un punto di vista rassicurante per me.
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