Oggi a scuola, una persona mi si e’ avvicinata e con molto tatto e un’espressione di compatimento e preoccupazione mi ha chiesto come se la sta cavando la mia famiglia in Italia. Come se ci fosse la guerra o la fame o qualche altra catastrofe. Prima o poi doveva succedere ed e’ successo: anche agli occhi dell’americano medio, siamo passati dalla meraviglia e dall’invidia alla pena.
9 commenti:
Va beh...non e' che questi stanno messi meglio eh...
E' ciò che diceva anche questa persona. E ho pensato 'se tu pensi che qui ci sia crisi dovresti vedere in Italia '.ma poi non ho detto niente anzi 'stanno tutti bene grazie '.
O ci deridono o ci compatiscono...
Maddaiii!!! Americano medio farebbe subito cambio con noi...
Francesca
Oggi il mio gine, guardando Leo gli ha detto: "Adesso devi scegliere da che parte stare, se sentirti Italiano o Americano, certo tra tutti e due non siamo messi proprio bene... ma almeno a me il mio presidente piace!"
Parole sante...
mi e' spiaciuto questo episodio perche' finora avevo ricevuto dei commenti e delle battute su berlusconi dagli europei che conosco, ma per gli americani era sempre un grandissimo entusiasmo conoscere e parlare con una persona che viene dall'italia. ho sempre sentito tanta ammirazione per il nostro paese. sembrava che la gente ignorasse i vari scandali e la crisi. ora invece, si sente parlare dell'italia e della crisi economica tutti i giorni, e' davvero cambiato qualcosa e non in meglio.
qui invece devo dire che berlusconi l'avevano gia' inquadrato da tempo. Forse anche da prima degli italiani.
Speriamo che questa "nuova prospettiva" non abbia effetti nefasti per chi, come me, sull'amore degli americani per l'Italia un po' ci campa (insegnando la lingua).
palbi: un'altra conferma che probabilmente il nyese medio non e' proprio come l'americano medio ;)
silvia: certo, capisco la tua preoccupazione. quando insegnavo italiano e chiedevo perche' volessero impararlo mi dicevano sempre che era perche' ammiravano la cultura italiana e volevano viaggiare li'. ho avuto anche diversi studenti che pensavano addirittura di comprare una seconda casa in italia o eventualmente di trasferirsi.
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