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Il bigino di Non Si Sa Mai.
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lunedì 16 maggio 2011
il tempo vola, si suol dire
Le lezioni di arte cominciano a mezzogiorno e mezzo. Cosi’ tardi che perfino una ritardataria cronica come la sottoscritta ha quasi difficolta’ a non arrivare in orario, ma ultimamente sono sempre di corsa. E’ che cerco di passare piu’ tempo possibile con Baby J, odio lasciarlo. L’altro giorno l’ho messo sul mio letto e lo guardavo giocare allo specchio mentre mi truccavo. A un certo punto si e’ quasi girato sulla pancia e chi ha un bambino sa quanto sia importante il momento in cui imparano a girarsi sulla pancia, e’ una di quelle tappe, di quelle pietre miliari nel loro sviluppo, e’ un bel momento. Ecco proprio in quel momento sono dovuta andare via. Ho avuto il nodo in gola per tutto il giorno. Il lavoro va a gonfie vele come sempre, ma l’idea di non essere con lui quando sostanzialmente dovrei esserci, non mi fa bene, per niente. Per fortuna fra due settimane la scuola finira’ e tornera’ tutto piu’ o meno come prima. Prima. Guardo al periodo dopo la sua nascita, quello prima di ricominciare a lavorare come una fase incredibile della mia vita. Era tutto cosi’ perfetto e non lo dico ora perche’ e’ passato, me ne rendevo conto anche al momento. Sapete qual e’ la cosa peggiore? Che in realta’ la fine di quello stato di grazia, se cosi’ si puo’ chiamare, ha coinciso con il lavoro, ma in fondo non c’entra con il lavoro. C’entra con il fatto che la perfezione non dura, la felicita’ autentica, piena non dura e il tempo scappa via.
Ciao! Capito qui per la prima volta, e mi sono ritrovata molto nel tuo pensiero del post. Anche io sono a casa, con il secondo bambino, che ha quasi otto mesi, e sono molto fortunata perchè ancora un paio di mesi dovrei riuscire a stare con lui. Però ogni giorno ho proprio la sensazione che poi non mi ricapiterà più - voglio dire, un altro figlio, non credo - e mi godo questi attimi in modo davvero intenso, e so che appena tornerò al lavoro guarderò con estremo rimpiano a questo periodo. E' come se avessi già il rimpianto ora, che non ce n'è ancora bisogno. Insomma non so se mi sono spiegata! :-)
RispondiEliminacerto! benvenuta!
RispondiEliminaIl mio rimpianto invece è quello di aver smesso di lavorare... poi leggendo quello che dite voi penso che alla fine ho fatto la scelta giusta. Anche se in molti momenti è frustrante e mi sento una nullità.
RispondiEliminaPerò mi dico che un domani avrò sempre tempo per ricominciare.
Vedremo.
Baciotti.
sicuramente il tempo ce lo avrai, soprattutto in questo paese. io non lo so se ho fatto la scelta giusta, pero' mi sono resa conto che al mio lavoro ci tengo davvero tanto e magari poi avrei rimpianto quello. per essere davvero felice avrei bisogno di una cosa semplicissima:l'ubiquita'.
RispondiEliminanessuna è una nullità o ha "sbgliato" ricominciando a lavorare!!! Ognuno fa le scelte che di solito si credono migliori per la situazione specifica in cui si è.
RispondiEliminaCi sono tanti modi per seguire un bambino, il vostro prezioso bambino, e se gli volete bene e cercate di essere felici affinchè anche lui sia felice allora è tutto giusto.
Godetevi i momenti con lui, e godetevi altri momenti. Essere mamma (anche a tempo pieno) non annulla il vostro essere voi stesse. Siate fiere di quello che siete perchè anche i vostri bimbi lo siano...
Scusate la filippica ma con tutti i vostri dubbi e momenti incerti penso che sottovalutiate quanto siate meravigliose e quanto bene state facendo per i vostri bebè.
Siatene fiere.
ma grazie invece! sei molto dolce zion...
RispondiEliminail problema e' proprio nel tempo che passa non nel lavoro che ruba qualche ora. la meternita' porta tante cose, ma anche una certa malinconia di fondo, e' innegabile.
Vedrai che vivrai tutti i momenti nel momento giusto! :)
RispondiEliminaio invece, alienata dalla solitudine, non mi rendevo conto di quanto fossero preziosi quei momenti. me ne rendo conto ora, ripensando ai suoi progressi, e realizzando che non ne ho perso uno.
RispondiEliminapero' il contatto con le persone, il non fare altro mi manca ancora e sempre.
sono piuttosto convinta che mi sentirei cosi' anche se non fossi tornata al lavoro. e' che ti accorgi di stare vivendo qualcosa di incredibile, irripetibile e inevitabilmente il tempo ti scappa di mano. e' la vita in se' che fa male, anche quando e' cosi' dolce.
RispondiEliminae' vero, hai ragione. e' palpabile la serenita' che vi circonda, e si percepisce soprattutto la tua.
RispondiEliminaio non sono stata serena per tanto tempo, per diversi motivi. e ancora non lo sono.
vorrei essere rimasta a casa mia, quella che era casa per me, e non pensare a niente altro.
quello strappo lo sento ancora sulla mia pelle.