mercoledì 7 giugno 2023

i postumi di una sbornia emotiva


Non sono di quelli che annunciano che prenderanno una pausa dai social. Ogni tanto, se ne ho voglia, lo faccio e basta. Sicuro che se lo annunciassi cambierei idea immediatamente per puro spirito di contraddizione. 
Dove eravamo rimasti?
L'anno scolastico è finito com'è iniziato, malissimo.
Per quanto mi riguarda, è stata una catastrofe fino all'ultimo secondo.
I bambini che vivono in condizioni sociali difficili, temono la fine della scuola. La scuola dà struttura, prevedibilità, protezione e -non dimentichiamolo- cibo. Alcuni di loro vanno come in tilt prima delle vacanze. L'ho visto prima di ogni ponte o festa comandata, perfino i venerdì qualsiasi sono carichi di una tensione ulteriore. Nonostante ciò, tirando le somme ora che è tutto finito, mi è del tutto chiaro che se la situazione era ingestibile in quella scuola non era per colpa degli studenti, ma degli adulti, e in generale del sistema sociale intorno a loro.
Avevo pensato di raccontarvi un po' che cosa è successo, anche solo per sommi capi, ma i pensieri ancora non hanno un filo logico o cronologico. Non ha senso pensare di spiegare quello che non si è ancora capito o con cui non si è ancora fatto pace fino in fondo. 
Non credo sia utile nascondere o rimuovere le esperienze negative. Vedo un valore enorme sia nell'elaborazione che nella condivisione. Questi sono fatti personali che in modo diretto o indiretto riguardano tutti noi come società. Ma ogni cosa va affrontata al momento opportuno e alcune esperienze hanno bisogno di sedimentare più a lungo di altre.
Come sto?
Da un lato, come dopo una sbornia, con quella tipica nebbiolina in testa. Invece dell'alcol, ho esagerato con le emozioni, sia quelle positive che quelle negative. 
Ho i postumi di una sbornia emotiva.
Però mi sento bene, davvero bene. Quest'anno mi sono tolta di dosso tanti orpelli, tante convinzioni, mi sento cambiata, forse più sola, ma paradossalmente anche più forte e ottimista. Non sono più in una situazione di emergenza continua, adesso posso tornare a vivere. E' come se il mondo si fosse riaperto davanti ai miei occhi, vedo di nuovo i colori, i dettagli più belli e insignificanti
Uscire da una situazione estenuante e complicata come quella che ho vissuto quest'anno, porta con e sé tanti sentimenti contrastanti, ma credo sia soprattutto una liberazione e anche una possibilità di crescita, forse di rinascita, dipenderà da me.