Qualche settimana fa, ho ascoltato un episodio di This American Life (qui) in cui si diceva che un gruppo di genitori qui in Texas da qualche parte, ha cercato di proibire un libro sulle difficoltà di un ragazzo alle prese con nuova scuola. Mi è sembrata un'assurdità.
Il libro - New Kid di Jerry Craft - due anni fa si è aggiudicato la Medaglia Newbery come miglior contributo alla letteratura infantile americana. Non capivo come qualcuno avrebbe mai potuto volerlo censurare. Poi ho scoperto che l'autore del libro e il protagonista sono afroamericani e si parla, fra tante altre cose, anche di razzismo. Secondo alcuni genitori farebbe sentire a disagio i ragazzi bianchi. Ho subito ordinato il libro, mi sembrava perfettamente adatto per i miei due figli bianchi. Viviamo in una comunità abbastanza conservatrice in Texas e penso che sia vitale che siano esposti a punti di vista diversi dal loro. Quando gli ho dato il libro, non sembravano molto entusiasti, ma appena ho girato la testa, hanno cominciato a leggerlo. Lo hanno finito quella stessa sera.Il giorno successivo ho chiesto a Joe (Woody è ancora troppo piccolo per notare certe cose) cosa ne pensasse. Mi ha detto che questa storia lo ha colpito perchè mostra come il razzismo modifica la vita quotidiana delle persone in tantissimi modi che non aveva mai considerato prima. Poi mi ha chiesto di leggerlo così avremmo potuto parlarne più nel dettaglio.
Il giorno successivo sono andata a tagliarmi i capelli e ho portato il libro con me, in caso avessi dovuto attendere. Il parrucchiere lo ha notato immediatamente quando ho varcato la porta. "Anche a te piacciono le graphic novels?" mi ha chiesto indicando un libro sul bancone. Ho risposto: "No, mi interessa questa in particolare perchè sembra completamente a posto, ma qualcuno ha cercato di censurarla". Non credeva alle sue orecchie: "Censurare un libro che ha vinto la Medaglia Newbery?".
Lo so, è una follia, vero?
Abbiamo così cominciato una bellissima conversazione. Lui è della Corea del Sud e si è trasferito in Texas dopo aver vissuto molti anni a New York e io sono italiana. Ci siamo scambiati impressioni su questa zona in cui ci siamo appena trasferiti entrambi. Alla fine gli ho regalato il mio libro. Mi è sembrata la cosa giusta da fare visto che gli piace così tanto quel genere. Abbiamo deciso che parleremo del libro al prossimo taglio di capelli.
Il giorno seguente, ho comprato un'altra copia di New Kid e finalmente l'ho letto. Mi ha commosso. Come insegnante, assisto a queste microaggressioni ogni giorno e mi spezzano il cuore. Penso che tanti ragazzini si sentiranno meno soli grazie a questo libro. Continuo a non capire come qualcuno possa sentirsi offeso da una storia simile.
Ho voluto condividere la mia esperienza con questo post nella speranza che altre persone conoscano e decidano di supportare questo e tutti gli altri libri che stanno cominciando a essere considerati controversi per motivi simili.
Cerchiamo di leggerli tutti questi libri e usiamoli per cominciare conversazioni significative con tutte le persone che fanno parte della nostra vita dai nostri bambini al parrucchiere. Perchè no?
P.S. Lascio in evidenza su Instagram nel cerchietto New Kid delle storie con qualche informazione in più su questo argomento.
Grazie a chi ha già ordinato il libro.
1 commento:
Uscire dalla propria "comfort zone" e mettersi nei panni degli altri, per i privilegiati sembra impossiibile.
Tu sai che qualche anno fa, in Italia , non ricordo in quale città del Veneto volevano mettere al bando "piccolo giallo e piccolo blu" bellissimo libro di Leo Lionni?
Il motivo credo fosse il rappresentare la teoria gender...io francamente l'avevo invece inteso come un "fondersi nell'altro e diventare tutt'uno" che può essere in amore, in amiciza, ma anche e soprattutto il caso di fusione di due amici che provengono da background diversi, ma i genitori non accettano questa contaminazione.L'ho sempre apprezzato come libro proprio perchè ognuno lo interpreta a proprio modo e i bambini dell'età prescolare lo adorano.
Per me , bandire libri per ragazzi è un abominio,soprattutto se sono testi che fanno pensare
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