Il primo giorno di scuola di quest'anno è stata un'emozione immensa per Joe e Woody. Non ho visto un grammo dell'ansia o della comprensibile apprensione delle altre volte, solo un'incontenibile impazienza, come alla vigilia di Natale. Qualcosa però forse ribolliva sotto l'allegria, almeno per Woody che affrontava il suo primo giorno a scuola in assoluto.
Ricordo che quella sera dopo essere andato a dormire, tornò indietro. Io, ero in cucina, gli stavo preparando il pranzo per il giorno dopo.
Con grande serietà mi fece questa richiesta:
- Devi promettermi una cosa. Se un giorno, ti dico che è 'pigiama day' significa che è 'pigiama day'. Devi credermi.
A volte qui, soprattutto all'asilo, per qualche occasione speciale, viene concesso ai bambini di andare a scuola in pigiama.
Mentre gli rispondo che va bene, certo, mi accorgo che gli occhi gli si fanno lucidi come a riempirsi di lacrime.
- C'è qualcosa che non va? Sei triste?
- E' solo che quando andavo all'asilo [un anno e mezzo fa, sigh N.d.R.] ho detto a dada che era pigiama day e lui non mi ha creduto. E non mi ha fatto andare a scuola in pigiama.
Credo che il primo giorno della scuola elementare gli abbia portato alla mente questo rimpianto di cui non avevamo idea. Deve essersi reso conto che la scuola elementare è da grandi e avrà pensato che non ci sarebbero stati altri 'pigiama day'.
Con una grande malinconia nel cuore, ho cercato di rassicurarlo. In effetti, però è cosí: nella vita ci sono delle cose che una volta perse non tornano. Un anno e mezzo di asilo e scuola nel suo caso, mi dispiace tanto, ma non tornerà mai più.
La mia unica consolazione, da brutta persona quale sono, era che il 'pigiama day' lo avesse dimenticato il suo papà e non io per una volta.
Fatto sta che c'è stato un colpo di scena: la scuola ha annunciato un 'pigiama day'.
Pensavo avrebbe fatto i salti di gioia, invece per ora sembra completamente indifferente.
Come al solito forse, lo struggimento per quello che crediamo perduto non raggiunge mai la gioia di quello che riceviamo.
Va bene.
Perché vi dico questo?
Perchè questo famoso pigiama day è fra tre giorni. Gli ho comprato ben due pigiami nuovi, sono preparatissima, ma ho anche un vago timore che possa non andare bene neanche questa volta.
Stanno per rendere noti i nuovi dati delle infezioni nel nostro distretto scolastico e non so assolutamente cosa aspettarmi visto il grande aumento nel giro di pochissimi giorni. Ho visto che alcune scuole qua intorno cominciano perfino a chiudere.
Questa incertezza sul futuro è quella che ho avvertito i primi giorni della pandemia. E' come se stesse ricominciando tutto da capo. Come ci si abitua a vivere in questa incertezza perenne?
Una volta ai colloqui chiedevano 'dove ti vedi fra 5 anni?'.
Io al momento non saprei nemmeno dire con certezza dove mi vedo fra 5 giorni.
2 commenti:
Come state messi?
Spero nel pigiama party per Woody.
Un saluto,
Ciao Bulut, non benissimo purtroppo. Uff.
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