Da quanto risulta dalle foto sul mio telefono l'ultima attività "normale" che feci prima della pandemia, fu andare a una festa di compleanno a Legoland con Woody. 8 marzo 2020.Joe avrebbe voluto venirci tantissimo ma, a differenza del fratello ci era già stato varie volte e mi sembrava giusto per una volta fare una cosa solo con Woody.
Il piano era di tornare presto tutti insieme. Mi avevano perfino dato dei biglietti omaggio all'ingresso.
Chi avrebbe potuto immaginare che sarebbe passato un anno e mezzo.
Per me è stato molto emozionante tornare nello stesso posto. L'ho deciso all'ultimissimo secondo dopo aver sentito che i contagi continuano a salire. Legoland è sempre rimasta sullo sfondo in questo anno e mezzo. Per Joe come rimpianto e per Woody come simbolo della tanto amata vita di prima. Insomma, ho pensato...
andiamoci prima di poterci andare.
È da mesi che viviamo una vita più o meno normale qui e mi rifiuto di pensare che la situazione possa precipitare di nuovo. Ma allo stesso tempo, sono realista.
Legoland era una bolgia infernale. Un ambiente chiuso, pieno zeppo di gente (i bambini non vaccinati di sicuro) eppure quasi nessuno tranne noi e pochissimi altri indossava la mascherina. In coda per una giostra ho fatto quattro chiacchiere con una turista che veniva da Porto Rico e mi diceva di stare per avere un attacco di panico.
"Perché nessuno ha la maschera qui!?"
Non so cosa succederà. Non credo di potermi permettere nessun pessimismo in questo momento. Fatalismo forse.
Però davvero, più di tutto sento un senso di gratitudine.
Non so cosa succederà. Non credo di potermi permettere nessun pessimismo in questo momento. Fatalismo forse.
Però davvero, più di tutto sento un senso di gratitudine.
Siamo qui, stiamo bene, siamo insieme.
1 commento:
Quando un “
Stiamo qui , stiamo insieme “ è tutto. E basta anche e anzi , che basti.
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