venerdì 25 giugno 2021

la vita è tante cose tutte insieme

In questi giorni ho fatto fatica.

Si può dire quando si fa fatica? 

LE RICORRENZE SONO MICIDIALI.

Torno sempre in Italia intorno al mio compleanno e quando sono lì potrei anche dimenticarmene se non fosse per tutti quelli che affettuosamente me lo ricordano. Qui invece, la maggior parte delle persone che conosco, anche amici stretti, non sanno quando è il mio compleanno e finisce che ci penso tantissimo, i giorni prima e anche quelli dopo. Mi genera una tristezza abbastanza subdola, di quel tipo che sembra venire per fermarsi.

Il fatto di passarlo qui per la seconda volta di seguito mi sbatte in faccia il fatto che non vedo la mia famiglia da due anni.

È un pensiero che mi fa venire le vertigini e una realtà su cui al momento purtroppo non ho nessun tipo di controllo.

Odio quelli che dicono che la felicità sia una scelta. Penso che di fronte a determinate circostanze, la cosiddetta felicità sia semplicemente impossibile da raggiungere.

Certo, tante volte si può scegliere di provare a tirarsi su, in questo ci credo molto. Si può scegliere su cosa concentrarsi e anche di buttarsi fuori di casa a forza quando la malinconia raggiunge i livelli di guardia. Si può sempre provare a ribaltare o a scuotere in qualche modo la situazione e stare a vedere cosa succede.

La vita è tante cose tutte insieme.

E così poi alla fine sono stata bene. Joe e Woody hanno generosamente deciso di accompagnarmi al Dallas Museum of Art visto che era il mio compleanno. E' stato carino prendere una pausa dai soliti dinosauri per una volta.

Abbiamo visto una mostra sul concetto di migrazione. 


Guardate questa piccola meraviglia opera di Fannie Nampeyo della tribù Hopi.

La migrazione è una parte centrale della loro identità e della loro storia. Questo disegno ondulato visualizza l'idea delle orme lasciate dai migranti sul paesaggio.



Il/la curator* chiedeva: cosa porteresti con te?

Le risposte sono affascinanti.








Credo che si suggerisse di copiare la scultura di Bruno Lucchesi (scultore italiano e migrante) ma Woody giustamente fa un po' quello che gli pare.
La scritta sulla t-shirt dice tutto.



Joe mi ha riempito il cuore con il suo 'albero della vita' pieno di sorrisi.

Joe mi ha riempito il cuore con il suo 
'albero della vita' pieno di sorrisi.






Proprio davanti al Dallas Museum of Art c'è uno dei parchi più belli della città, il Klyde Warren Park. A ottobre la situazione era questa. Mai avremmo potuto immaginare allora di essere tutti più o meno vaccinati e tornati a una vita abbastanza normale già in primavera. Il senso di riconoscenza verso chi ha lavorato per portarci fino a qui è immenso.



Dallas era rovente e bella più che mai. 
Ci siamo viziati. Abbiamo fatto un salto al supermercato italiano per un po' di comfort food e alla nostra libreria preferita per qualche comfort book.
E poi l'emozione delle emozioni, tornare al cinema per la prima volta dopo la pandemia. Il profumo del cinema, cos'è il profumo del cinema! Me lo sono letteralmente sognato in questo anno e mezzo. 
E' stata una giornata piena, vissuta, viziata, festeggiata. 
E' solo un giorno sul calendario, ma mi sento sollevata che sia passato e riconoscente per tutto quello l'affetto che ho sentito e che sento.
 

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