Chiunque visiti il Texas può rendersi conto facilmente dell'incredibile orgoglio che pervade la popolazione.
Non è solo una questione di bandiere, è una sorta di amore o autocompiacimento per la natura e soprattutto per la storia e per il carattere dei texani.
Come sapete, amo profondamente il Texas, ma a tutto c'e un limite. Joe ha finito la quarta elementare, per dire, e quest'anno per storia ha studiato solo il Texas. In seconda media poi avrà un altro anno intero di approfondimento, più gita-pellegrinaggio, ecc. A me sembra giusto po' eccessivo, il mondo è grande.
Tra l'altro adesso gli storici seri cominciano seriamente a ribellarsi alla solita retorica dei libri di testo -Remember the Alamo! John Wayne, ecc. - perchè è venuto fuori che le cose, pensa un po', non sono andate proprio così come sono sempre state raccontate.
E' uscito un nuovo libro che sembra interessantissimo ("Forget the Alamo" di by B. Burrough, C. Tomlinson e J. Stanford) che parla proprio di questo. Sostanzialmente i politici texani hanno interferito con gli accademici, minacciando di tagliare i fondi a chi non avesse aderito a una certa narrazione. I danni culturali sono inestimabili.
Insomma, senza entrare troppo nei dettagli, stamattina ne ho parlato con Mr. J, che tra l'altro porta il nome di battesimo di uno dei cosiddetti eroi dell'Alamo, e lui non si è per niente stupito.
Viene fuori che per tutto l'anno mentre Joe studiava quelle cose, lui gli raccontava come sono andati davvero i fatti.
Capite perchè poi una ragazza si trasferisce dall'altra parte del mondo?
Nessun commento:
Posta un commento