- Mi raccomando butta subito giù una lista e dalla direttamente a me. Me ne occuperò personalmente. Tutto quello che vuoi, non lesinare. Arte è la cosa migliore che abbiamo quest'anno e dobbiamo metterti nelle condizioni ideali per continuare così. Non devi preoccuparti di niente, devi solo continuare a fare quello che stai facendo.
Avete presente Cenerentola quando arriva la fata madrina? Cosa posso dire? Evidentemente i sogni son desideri. Bah, ancora non mi sembra vero sinceramente.
Comunque mi sono messa di buona lena a passare al setaccio i vari siti di materiali artistici per trovare i prezzi migliori per un pomeriggio intero. Non ho un budget, ma conoscendo la situazione, non volevo assolutamente esagerare e soprattutto togliere risorse ad altri. La mia richiesta (un cifra folle, considerando i precedenti, ma più che ragionevole dato il numero di studenti) è stata firmata in bianco e con mille scuse per la confusione e il disagio causato.
A volte ho la sensazione di non soffermarmi abbastanza sulla quantità di soddisfazioni personali e professionali che sto ricevendo da questo nuovo lavoro. A volte ho la sensazione di non riuscire a godermi a pieno l'attimo. Quell'impressione fetente di star sempre dimenticando o trascurando qualcosa.
Eppure sono così riconoscente.
La maggior parte dei colleghi che ho conosciuto mi sembrano ottime persone che condividono le mie stesse idee sull'insegnamento. Ne ho visti diversi che sono pieni di entusiasmo e non si tirano mai indietro. Si buttano nelle cose come faccio normalmente io e mi danno il coraggio di spingermi anche oltre perchè so che se vado avanti mi seguono e mi sostengono. Qualche gelosia può esserci, ma per lo più è una competizione sana, costruttiva. Anche i vari sovrintendenti hanno una mentalità aperta e illuminata. I miei piccoli studenti sono una gioia infinita. E mi insegnano. Mi insegnano tutti i giorni molto più di quello che io possa mai insegnare loro.
Le giornate volano.
Poi la sera arrivo a casa e sono a pezzi. Voglio solo sedermi sul divano e stare in silenzio assoluto. Ma non posso, c'è troppo da fare (la cena, i piatti, i pranzi del giorno successivo...). Allora continuo a lavorare anche a casa, ma a casa non sono così brava, anzi sono davvero scarsa. Mi perdo in chiacchiere, mi metto a scrivere o a leggere nei momenti peggiori. Se Woody mi chiede di dipingere mentre sto preparando la cena, non dico mai di no. Lì per lì è fantastico, ma poi magari finisce che ceniamo tardi, ceniamo male e ci irritiamo perchè siamo affamati. Il lavoro casalingo ha il terribile difetto di non terminare mai, tutto quello che fai per forza di cose viene distrutto nel giro di mezz'ora al massimo. E così l'umore cambia, peggiora. Ti senti sempre di arrancare, di sbagliare.
A volte ho l'angosciante sensazione che per la mia famiglia rimangano solo le briciole di quello che sono, di quello che ho da offrire. E' vero anche che tutto questo sta creando altre vicinanze, altre complicità e nessuno sembra risentirne particolarmente, tranne io che vorrei sempre essere al centro delle vite di tutti quelli che amo. In questo periodo forse sorrido di più a scuola. E' che mi si è appena spalancato un mondo davanti agli occhi e non è un mondo ostile come avevo percepito all'inizio, al contrario è pieno di possibilità.
Il problema nella vita è sempre trovare un equilibrio fra gli inciampi di tutti i giorni e le cose che contano davvero.

- Grazie! Ma chi è?
- Mio nonno.
Ecco, è tutto un po' così nella mia vita e forse anche nella vostra. Un senso ci sarà, eh, ma vallo a trovare.