Recentemente mi è capitata una cosa stranissima e bella. Per la prima volta in tutti questi anni, mi sono imbattuta in una sorta di mio omologo maschile. Italiano, coetaneo, sposato con un'americana (che parla italiano, vera rarità), arrivato qui lo stesso anno in cui sono arrivata anch'io. E' un mio vicino di casa, ma non l'avevo mai incontrato prima. Anche lui non frequenta molti italiani, mi pare di capire (qui in Texas ci sono alcuni italiani, non molti, ma di solito si fermano per poco tempo).
Ieri finalmente, ho conosciuto sua moglie ed era fantastico perchè anche con lei c'era questa sensazione di 'tu sai cosa intendo' che non mi capita mai di avere qui, devo sempre spiegare TUTTO, a volte preferisco non dire nemmeno, così evito di spiegare.
E insomma, si parlava di un ipotetico ritorno e lei mi diceva esattamente quello che dico sempre anch'io, che qualche volta è divertente pensarci, ma poi la vita è talmente più semplice qui che è molto improbabile che ci si sposti.
Mi dice: - Parliamo di tornare in Italia ogni volta che c'è qualche sparatoria nelle scuole, quello è davvero l'incubo.
Tempo di tornare a casa, accendere il computer e trovarsi davanti le foto di uno scuolabus in fiamme a San Donato Milanese.
Che angoscia ragazzi.
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