Dopo un po' che leggevo al parco giochi, mi sono sentita osservata da due mamme poco più in là. In quel momento, ho realizzato che il mio libro che non parla assolutamente di aborto, si intitola "L'aborto", tema come si diceva, estremamente controverso da queste parti. Sulla
copertina, un'edizione vecchissima, c'è un tizio che guarda di traverso (l'autore) e una ragazza in minigonna, tutto molto losco. Devo aver davvero rinunciato, in maniera del tutto non premeditata, a provare a fare amicizia con le altre mamme, almeno quelle del "Piacere. In quale chiesa vai?" che incontro sempre in queste situazioni. Ciò che importa però è che ho finalmente iniziato questo libro. È un libro molto poco conosciuto che mi si sta ripresentando davanti da mesi e mesi in tante forme diverse. Sono ancora all'inizio, ma devo confessare che raramente un libro mi ha rapito come questo dalla prima pagina. È la storia di una biblioteca di libri mai pubblicati. Libri come "Coltivare fiori a lume di candela nelle stanze d'albergo" o "L'uovo covato due volte". Mi sta emozionando. Brautigan ha uno stile così unico e così poetico nella sua lineare semplicità. Chissà cosa è venuto a dirmi.
5 commenti:
Decisamente non un titolo adatto per il parco giochi! Ma di cosa parla questo libro? Perché ha quel titolo?
... l'aborto c'entra... probabilmente non e' il focus del libro :)
https://en.wikipedia.org/wiki/The_Abortion:_An_Historical_Romance_1966
anonimo: l'hai letto?
il tema del libro sembra molto interessante e mi piace quell'ironia un po' noir di giocare con il significato in senso lato del titolo, perchè è vero, per ogni scrittore un libro è come un figlio, e un libro mai pubblicato è come un bambino mai nato.
Ora cerco info perchè sono curioso di capire su quanti livelli sia stata sviluppata la trama.
Asa Ashel: leggilo e basta ;)
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