Ero in fila al supermercato e davanti a me c'era un uomo dal viso sfigurato in modo orribile. La fila era lunga. Quelle situazioni in cui qualcuno fissa e qualcun altro guarda dall'altra parte. Ecco, il cassiere ha fatto un gesto che mi ha colpito. Di solito lui, le volte che l'ho visto almeno, dà l'impressione di uno che si fa molto i fatti propri, è chiaramente poco entusiasta del suo lavoro. Del resto è un ragazzo molto giovane e sveglio, bello oltretutto, è fuori luogo in quel posto. Comunque, cosa ha fatto? Semplicemente si è ritagliato un minuto per parlare con il signore sfigurato in modo normale. Credo gli abbia chiesto cosa mangiasse per cena o qualcosa del genere. E non solo questo, gli ha fatto il saluto, quello cool dei neri dove ci si toccano le mani. Il signore sfigurato ha sorriso e si è come sgonfiato, rilassato. E probabilmente è successo lo stesso a tutti noi che guardavamo la scena. Avevamo di nuovo di fronte una persona qualunque e non un mistero insolvibile, uno scherzo della natura da compatire.
Chissà se si conoscevano o quale fosse la storia. Fatto sta che appena quelle due mani si sono toccate, è successo qualcosa di importante, piccolo e grande al tempo stesso.
2 commenti:
Mi ricorda quella Grandma che ha preso per mano un passeggero aggressivo e un po’ squilibrato sulla metro di Vancouver e lui si è sibito sgonfiato, come dici tu. Che potere, il contatto umano...
Non avevo mai assistito a una cosa simile. Bellissimo.
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