Eravamo appena tornati da scuola. Stavamo giocando a nascondino urlando e correndo. Un momento prima c'era il sole, non mi ero nemmeno accorta che avesse cominciato a diluviare. Poi abbiamo sentito come un'esplosione. Una sirena assordante di cui ignoravo l'esistenza ha cominciato a suonare dentro la casa. Puzza di bruciato. Per prima cosa siamo corsi fuori, ma la pioggia era torrenziale con tuoni e lampi. In altri quartieri ci sono stati poi degli allagamenti.
Non sapevo cosa fare e dove andare. I bimbi erano terrorizzati e non avevano nemmeno le scarpe ai piedi. E soprattutto: gli acchiappaconiglietti erano rimasti dentro.
E' strana la vita. Quasi sempre le decisioni importanti sul serio, quelle con delle conseguenze vere, ti tocca prenderle in una frazione di secondo.
Ho seguito l'istinto. Ho infilato la testa in casa, non ho visto fumo o fuoco. Allora siamo corsi dentro, abbiamo raggiunto il garage dalla cucina, ci siamo messi in macchina, cani compresi, e siamo usciti di corsa.
A quel punto, ho avuto un momento di gioia pura: eravamo tutti lì, sani e salvi. Ma non è durato molto. Subito dopo sono arrivati non so quanti mezzi dei vigili del fuoco. Alcuni pompieri sono scesi di corsa con delle asce in mano. Allora mi sono catapultata fuori dalla macchina sotto la pioggia battente con le mani alzate, tipo rapinatore che si arrende. E' casa mia, la porta è aperta.
Hanno detto di aspettare in macchina. Il silenzio era decisamente insolito. Eravamo attoniti. Woody era come ipnotizzato dalle sirene delle autopompe e Joe aveva cominciato a piangere piano, a scoppio ritardato, rendendosi conto che il suo orsacchiotto Dudù era rimasto dentro. Il mio pensiero tornava sempre sulla stessa domanda senza nessun tipo di elaborazione: rivedrò la mia casa?
E' andata bene, anzi benissimo. Alla fine non c'è stato nessun incendio e non abbiamo avuto nessun danno significativo. A quanto pare un fulmine non ha colpito la casa, ma è arrivato così vicino da creare una sorta di cortocircuito momentaneo e quel rumore di esplosione che abbiamo sentito.
All'inizio dell'estate la grandine, alla fine il fulmine. La vita ha una certa circolarità, bisogna riconoscerlo, ma speriamo di fermarci qui.
Abbiamo avuto un danno minimo, è vero, ma è stata una gran brutta esperienza. Ho passato tutta la notte e la giornata successiva con gli occhi fissi nel vuoto.
Adesso va molto meglio. Dopo quattro giorni, sembra un avvenimento del passato remoto. Archiviamo anche questo.
In un momento di ottimismo ho pensato... ma sì, il fulmine ce lo siamo tolto, chi è che viene colpito due volte da un fulmine?
A quanto pare un tizio che conosciamo. Due volte, a distanza di cinque anni. Sopravvissuto alla grande. C'è sempre chi ama strafare.
6 commenti:
Uhh, son contento di sapere che nonostante tutto stiate bene, le case poi si aggiustano!
State bene ed un abbraccio.
Ed
Grazie Ed!
A parte il fatto che scrivi scrivi sempre molto bene, mi sono spaventato anche io leggendo. Ho temuto vi fosse successo qualcosa. Vi abbraccio forte cara. Fabbro
Grazie Fabbro, stiamo tutti benone! ;)
mamma mia che terrore!
qualche anno fa un fulmine ha colpito un campanile pericolante nel mio paese: ricorderò sempre il boato nel mezzo della notte....
Non sono riuscita a commentare prima: sono felice che stiate bene!
Do
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