domenica 15 aprile 2018

le amicizie (dis)interessate

Non è un segreto che ancora oggi, dopo tutti questi anni, abbia difficoltà a costruire amicizie importanti qui in Texas, ma ultimamente mi sono resa conto di una cosa piuttosto deprimente. 
Ogni volta che qualcuno si comporta nei miei confronti esattamente come faccio io, cioè in modo gentile e premuroso, viene fuori che vuole vendermi qualcosa.
Vuoi venire a questa festa a casa mia? E si scopre che alla cosiddetta festa, c'è una vendita di qualcosa. Andiamo a fare una passeggiata? E per tutto il tempo mi parla di quanto sia fantastica la sua vita ora che usa questi prodotti che cerca di vedermi o addirittura di farmi vendere. Che pelle meravigliosa che hai, sei sempre così curata...e vuole rifilarmi qualche crema o qualche trucco. Vedo che avete l'orto... guarda io uso queste capsule che ne prendi una sola e hai tutte le vitamine del mondo senza nessuna fatica.
Ecco. Ogni volta. Potrei andare avanti due ore con tutti gli esempi che ho. Non la prendo sul personale, figuriamoci, non credo sia un problema legato a me in particolare. Mi limito a osservare il fenomeno, chiamiamolo così. 
Le persone (le nuove conoscenze intendo) che si impegnano veramente per vedermi o per passare del tempo insieme o che chiamano, hanno inevitabilmente qualche interesse di questo tipo e io -non fraintendetemi- apprezzo molto chi si impegna nel suo lavoro, davvero, ma forse bisognerebbe mettere dei limiti, dividere gli affari dall'amicizia. 
Tanto un amico sa che lavoro fai, se è interessato ai tuoi prodotti, viene lui da te, no?
Dopo l'ennesimo episodio di questo tipo, pochi giorni fa, pensavo... forse è anche per questo che faccio fatica a fare amicizie significative. 
Forse la gente qui è abituata al fatto che una persona disponibile e cordiale in realtà stia cercando di vendere qualcosa, che abbia un interesse nascosto. 
A voi succede? In Italia com'è?

5 commenti:

Anonimo ha detto...

penso che in generale negli States ci sono difficolta a fare amicizia come viene intesa quella che si fa in Italia, quindi non penso sia una particolarita del Texas

Anonimo ha detto...

Non lo so..io credo proprio che sia difficile coltivare amicizie vere e profonde quando si è sposati,con figli e lavoro.Materialmente non c'è il tempo.E non c'è neanche la voglia vera di consocere l'altro o di aprirsi.Io credo che i veri rapporti di amiciza li ho coltivati in adolescena e prima maturità.Qualcosa anche durante i primi lavori , soprattutto con le ragazze con cui condividevo casa.ma da parecchio non riesco più.Ho una cara amica con due bambini piccoli, lasciata dal marito,con genitori a 700km.Abitiamo a 30 km di distanxa e anche se fa ridere, è una distanza insormontabile.Per poter fare due chiacchiere con lei io ho bisogno di almeno 2 ore,e non ce le ho.dal lunedì al venerdì lavoro.Nel weekend speso a lavorare è lei, e io comunque hos empre qualcosa da fare con il bimbo.Con le altre amicizie fatte da quando sono mamma...al momento sono tutte "conoscenze".Con una mia coetanea in pparticolare ho stretto amicizia, ci evdevamo tutti i gironi durante la metrnità, poi la routine ci ha inglobato,Non la vedo da settimane.e senza vicinanza fisica il rapporto non si evolve in amicizia vera, come la indendo io.
simona

nonsisamai ha detto...

Simona: certo, però fra non avere il tempo e fingere di apprezzare qualcuno con un secondo fine, c'è una bella differenza...

Chicca ha detto...

Una volta in bicicletta su una strada turistica, una signora in scooter ci affiancò per fare conversazione, accompagnarci e per poi invitarci a casa sua e chiederci soldi per comprare un libro per sua figlia (libro che non ha voluto che le regalassimo). Eravamo turisti in Vietnam e sembra che siano cose normali. Eppure io ci rimasi malissimo. Anche perché avevamo incontrato solo gente gentilissima con cui avevamo discusso delle differenze di vita. In Europa non mi è mai successo nulla di simile, non riesco neanche a immaginarlo. In effetti potresti evitare degli atteggiamenti che facciano pensare a un interesse nascosto, ma è una cosa talmente lontana dalla nostra cultura che non saprei neanche dire qual è un atteggiamento ambiguo.

nonsisamai ha detto...

Chicca: il fatto è non saprei come altro comportarmi, cioè se una persona mi sta simpatica io sono cosí, gentile e disponibile, fa parte del mio imprinting. Il lato positivo è che ogni tanto per fortuna incontro qualcuno come me o che mi capisce.