Ieri sera ascoltavo da sola i vari interventi dei ragazzi alla manifestazione contro le armi e piangevo.
Emma Gonzalez ha brevemente ricordato i 17 compagni che sono stati uccisi e poi è rimasta lì sul podio in silenzio con il viso fiero, segnato dalle lacrime copiose per circa sei minuti, giusto il tempo che ha impiegato l'assassino a prendersi tutte quelle vite e a uscire indenne dalla scuola.
Possiamo dire solo grazie a questi ragazzi coraggiosi che invece di chiudersi nelle camerette a piangere, come sarebbe normalissimo e giusto che facessero, stanno mettendo se stessi al secondo posto nel tentativo disperato di cambiare le cose per tutti noi adulti che non siamo stati capaci di proteggerli e anche per i nostri figli.
2 commenti:
Stamattina leggevo su Repubblica il racconto della manifestazione e piangevo e pensavo che non tutto è perduto. Io nei ragazzi ci credo, vedo mio nipote diciottenne, la sua apertura mentale, il suo impegno, la sua volontà di farsi strada. Vedo tanti ragazzi e ho speranza. Tanta.
La Perfezione: già anch'io, poi vedo gli adulti... vedi post successivo. Sigh.
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