Come insegnante per anni ho dovuto ascoltare altri insegnanti lamentarsi degli studenti.
Non hanno più rispetto, sono maleducati, ignoranti, presuntuosi, non come una volta.
Per anni ho risposto a quegli insegnanti che non ero d'accordo e che i bambini e i ragazzi sono sempre gli stessi.
Se mi sono scandalizzata di qualcosa a scuola è stato del livello infimo di alcuni insegnanti. Spesso erano gli stessi che si lamentavano del livello infimo dei ragazzi.
Adesso, almeno qui negli US, siamo arrivati a un punto di svolta in cui c'è una classe politica al potere immorale e di un'ignoranza spaventosa che di quell'ignoranza si fa perfino vanto. C'è un presidente con un vocabolario da scuola elementare che dice le parolacce e forse non sa nemmeno leggere. La Casa Bianca più e più volte ha fatto circolare comunicati pieni di errori grammaticali. Questo sì, per me significa non avere rispetto.
I cosiddetti ribelli invece, i leader delle proteste studentesche, sono ragazzi modello. Con compostezza e educazione chiedono agli adulti di tornare in sè e non comportarsi come ragazzini fuori controllo. Si vede che sono stati attenti in classe. Sanno parlare in pubblico, sanno gestire le proprie emozioni, sanno dibattere, sostenere le proprie argomentazioni citando dati e fonti non urlando o insultando.
Insomma, evidentemente ribellarsi ora come ora, significa studiare, impegnarsi e lavorare duro, ma è bello pensare che fra qualche anno, se tutto va com'è giusto che sia, si tornerà a un minimo di buon senso.