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Cose semplici, piccole e grandi al tempo stesso.In mattinata avevo fatto una bella chiacchierata con un'amica che non sentivo da tanto. E poi sapevo che Mr. J come sempre sarebbe tornato a casa con dei fiori dopo che ci eravamo detti che San Valentino è una stupidata e non c'è bisogno di festeggiare e avremmo bevuto uno spritz e avremmo scherzato di noi. Tutto a meraviglia insomma, finché non ho acceso la radio e ho sentito di sfuggita la notizia della sparatoria nel liceo della Florida, un morto. Ho aperto un secondo FB e nessuno dei miei contatti ne parlava. Uno studente di liceo morto ormai non fa specie. Ci sono già stati otto school shootings dall'inizio dell'anno, uno proprio qui alle porte di Dallas tra l'altro, e sembra che la gente nemmeno lo sappia. Una volta si commentavano per giorni queste cose. Hai visto? Che roba. Ora è tutto nella normalità, ora parliamo solo dell'ultima follia dell'imperatore. Dopo poco però i morti salgono a 17 e qualche voce comincia a sentirsi. Mentre preparo la cena danno l'intervista alla madre di due studentesse di quella scuola. Due gemelle che al momento della sparatoria erano in due aule diverse. Chiariscono subito che si sono salvate entrambe, ma ho le lacrime agli occhi immedesimandomi in quel genitore, cosa deve aver provato. E poi intervistano un'insegnante.
Spiega con lucidità che a scuola erano preparati esattamente a questo tipo di evenienza. Avevano fatto tutte le esercitazioni del caso, tutto lo staff della scuola era prontissimo, eppure. Anche l'assassino aveva fatto quelle stesse esercitazioni per anni, aveva frequentato quella scuola fino a pochi mesi prima. Forse questa possibilità non era stata considerata. E comunque ora l'avranno capito per bene che se un pazzo armato fino ai denti decide di fare una strage in una scuola, non c'é niente da fare.E andiamo avanti così. Tu puoi costruirti a fatica la tua piccolissima e preziosa serenità familiare, ma appena fuori casa ti tocca lo stesso fare i conti con questo tipo di episodi e allora che senso ha?
E' vero, tutto, qualunque disgrazia, può succedere sempre e ovunque, ma questo particolare tipo di disgrazia, la meno inevitabile in fondo, succede solo qui e l'unica cosa che possiamo fare noi che qui ci viviamo, è guardare ogni volta e ringraziare il cielo che non sia toccato a noi.
- Ma no. Sicuramente ha fatto un bel sogno e era triste perché era finito. Mi succede sempre. Poi però io chiudo gli occhi e cerco di continuare a sognare.
Ecco, a me da qui sembra una gran cosa che tante, tantissime persone in ogni città sentano il desiderio di manifestare la propria solidarietà a chi in un modo o nell'altro è stato colpito da questo e altri episodi di violenza e discriminazione razzista. Voi lo date per scontato forse, ma non è così normale.Qui negli US ne sono successi di questi incidenti eppure normalmente, se anche c'è una manifestazione in risposta, non è quasi mai pacifica, capita sempre qualche altro incidente.
Il fatto che la gente si riversi nelle strade per esprimere un valore cosí alto come quello dell'uguaglianza e non abbia nessuna paura di farlo, è di per sé un gran segno di civiltà.