martedì 31 ottobre 2017

il diabete a halloween

Quest'anno Joe ha un amico del cuore a scuola e questo bambino ha da poco scoperto di avere il diabete. La sua mamma ora lavora solo la sera quando il padre torna a casa. Ancora non si fidano a lasciarlo con altri e li capisco. C'è l'insulina da prendere, il cibo da controllare
scrupolosamente e soprattutto i possibili sintomi da osservare con attenzione, è ancora troppo piccolo lui per capire al momento opportuno cosa gli sta succedendo e come reagire. Ho un'amica con lo stesso problema da quando aveva la stessa età. Mi dice sempre che é una cosa con cui si può convivere benissimo. Lei fa una vita normale, anzi molto attiva, in effetti, ha anche avuto due bambini e stanno tutti bene, però bisogna prima un po' assorbirla una botta simile, credo. Per questo bambino sarà il primo Halloween dopo la diagnosi e la sua mamma era piuttosto angosciata mentre me lo diceva. La capisco. L'unica cosa vera che ho potuto dirle per consolarla è che ai bambini piace più che altro bussare alle porte con i loro costumi e che il giorno dopo alle caramelle non ci pensano più. Sono contenta del fatto che me lo abbia detto subito, appena ci siamo conosciute. Qui c'è sempre un po' questa volontà di nascondere le cose difficili, invece sapendolo, ci si può aiutare in tanti modi.
Certi pesi i genitori non possono portarli sulle spalle da soli.

Mi dicono che in Italia oramai Halloween va per la maggiore e infatti sento molte meno lamentele negli ultimi anni. Non ho mai capito cosa ci fosse da lamentarsi, se fosse una questione religiosa o politica. Chissà se un giorno arriverà il Carnevale qui. Per ora è ancora un segreto. Vi confesso che spero di no.
A ciascuno il suo, così è tutto più speciale, no?

2 commenti:

La perfezione stanca ha detto...

In effetti è per quello che ci lamentiamo. Anche noi speravamo si Carnevale no Halloween, a ciascuno il suo, no?
Per fortuna qua è per modo di dire che va per la maggiore. Qui nessun bambino viene lasciato solo a fare dolcetto o scherzetto. Direi che è troppo pericoloso, qui. Giusto si aggirano nel palazzo. Lo prendono più che altro come un secondo carnevale. E lo fanno solo i bambini fino a 10,11 anni. E solo quelli delle classi agiate. Nei quartieri popolari nessuno. Direi un bambino su 10, all'incirca. Per fortuna.

Anonimo ha detto...

beh ormai halloween è diventata anche una festa italiana :-)
Mio figlio è ancora un pochino piccolo...ma tanti qui martedì hanno festeggiato con dolcetto o scherzetto.
Rigorosamente accompagnati dai genitori.
Nessuno però, in televisione o sui giornali ha ricordato quei bambini sfortunati che a San Giuliano di Puglia morirono nel crollo della loro scuola proprio il 31 ottobre di 15 anni fa.
simona