Nella mia scuola ci sono solo due persone di colore, il signore delle pulizie e un'assistente insegnante. La mia scuola e' anche sede di voto come vi raccontavo e un luogo dove la solidarieta' e' un valore centrale o almeno cosi' ho sempre sentito. Mi ha un abbastanza sconvolto, quindi, il silenzio totale riguardo alle elezioni. Vi ho detto del signore delle pulizie. C'e' stato un bel confronto, ma avevamo parlato anche prima delle elezioni delle nostre idee e delle nostre preoccupazioni. Con l'altra insegnante invece non c'e' mai stato nessuno scambio a riguardo, mai, nemmeno in passato. Non avevo idea di quali fossero le sue idee politiche, ma ci conosciamo da tanti anni e ci vogliamo un gran bene. Ci ho pensato molto, ma alla fine mi e' sembrato appropriato avvicinarla e chiederle direttamente come si sentiva dopo la vittoria di Trump, farle sapere che ero dalla sua parte. Non so se certe notizie arrivino in Italia, sembra che la politica interna sia l'unica priorita' al momento, ma qui si e' tornato a parlare di Ku Klux Klan. In poche settimane abbiamo imparato i nomi dei capi dell'estrema destra, neo nazisti che predicano senza nessuna vergogna la spinta verso un'America bianca, aperta solo agli europei. Ci sono state manifestazioni del KKK e altri fatti spiacevoli, sembra di essere di colpo tornati indietro di sessant'anni. E' come se Trump avesse dato il permesso alla gente di tirare fuori i comportamenti piu' selvaggi e incivili.
Eravamo in corridoio. Ho fatto appena in tempo a dirle ehi, riguardo alle elezioni...
Mi ha tirato dentro a una classe vuota e mi ha abbracciato fortissimo. E' stato commuovente. Mi ha raccontato di vivere nella paura, di chiamare sua figlia piu' volte al giorno per sapere come sta da quando un tale le ha gridato il peggior insulto che si possa fare a un afroamericano, una parola che prima di Trump non si poteva quasi nemmeno pensare e che adesso e' stata pressoche' sdoganata, ma che io adesso, francamente, non riesco nemmeno a scrivere in Italiano da quanto mi fa schifo.
Mi ha raccontato l'umiliazione che ha sentito, l'angoscia. Vari episodi di questo tenore che sono successi dopo le elezioni a lei e alla sua famiglia. E mi ha ringraziato per essermi fatta avanti, per aver detto qualcosa. Non si capacita di come persone che considerava amiche, con cui magari e' cresciuta, possano aver votato per un razzista come Trump, contro lei, contro la sua famiglia. Il suo era un dolore personale piu' che politico e lo capisco bene.
La situazione e' grave, e' davvero grave.
6 commenti:
Molto grave davvero. Perche' Trump non e' nemmeno il peggio.....
Grave perché molti di colore non hanno votato e molti ispanici lo hanno votato. Lui non è il male, ma la campagna elettorale che ha condotto, suggeritagli dal suo staff, ha sdoganato la vera natura del bianco americano. Prima era ostracizzato, ora si sente libero di eruttare cariolate di cacca addosso alla gente. Il Donald non se ne è reso conto in campagna elettorale. Ora cerca di abbassare i toni... ma ha legittimato tutto questo. Mi spiace che i repubblicani siano così marci da non ostracizzarlo.
Verissimo che Trump abbia legittimato tra virgolette la supremazia del bianco americano,
Pero' io continuo a insistere fino alla nausea che alla base di tutto c'e' la profonda
ignoranza della gente ( non cultura ) ma anche egoismo e paura di essere attaccati in quelle "certezze" a cui gli americani ma anche gli europei si attaccano e che hanno paura di perdere: lavoro, assistenza, sicurezza ecc.......
Senza accorgersi che queste certezze non esistono più da un pezzo..e a questo hanno contribuito tutti, per primi i vari governi
Emanuele: assolutamente, ha messo insieme una piccola bottega degli orrori fra generali e campionesse di wrestling. Allucinante
Lord Revan: Sfondi una porta aperta. Quello che mi fa orrore piu' di tutto sono le donne che hanno votato per Trump il pussy grabber devono avere l'autostima sotto i piedi. Comunque non sta minimamente abbassando i toni. Affermare senza prove che milioni di persone hanno votato illegalmente non mi sembra abbia nulla di conciliante.
Daniela Tonelli: l'ignoranza, si'. Ho paura che stia succedendo qualcosa di simile anche in Italia.
E però l'antidoto, come dici tu, è proprio il parlarne. Non stare zitti, non aspettare che diventi peggio e che, al peggio, ci si abitui in modo strisciante senza quasi accorgersene. Aumentare il livello di allerta e parlare.
(PS prima volta che commento pur leggendoti da un po'? Non sono sicura, comunque si', passo di qui tramite Alice e mi piace quel che scrivi)
Slicing Potatoes: Grazie per il commento. Io, dopo piu' di un mese, sono ancora molto coinvolta da tutta questa storia di Trump e ne parlo e ne scrivo continuamente solo che ho la netta sensazione che la maggior parte di quelli che ho intorno, anche quelli d'accordo con me, non ne possano piu'. Per me sbagliano. E' adesso che dobbiamo farci sentire. La normalizzazione di Trump, del KKK, ecc. e' il peggio che possa succedere.
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