Stamattina mi sono svegliata e ho trovato una richiesta di amicizia dell'infermiera di ieri. Sono rimasta sorpresa perché il nostro incontro mi ha lasciato un po' con l'amaro in bocca come vi dicevo. In effetti però, per essere due quasi sconosciute abbiamo fatto dei discorsi piuttosto impegnativi. Avrà apprezzato?
Ripensandoci, non c'è stata solo quella considerazione lì sulle colpe dei malati che non mi è piaciuta e che mi è rimasta impressa. Abbiamo parlato anche di altre cose. Ad esempio, del fatto che si dice che quasi tutti prima di morire vedano o sognino la madre -che cosa suggestiva...- e anche del fatto che non serve a nulla chiedere perdono sul letto di morte perché la verità è che quando uno arriva a quel punto della sua vita non ha quasi mai la mente lucida. Insomma, a quanto pare tutte quelle storie dei film sull'ultima fondamentale parola prima di spirare, sarebbero leggende metropolitane. La considerazione finale del nostro incontro era: se vuoi dire qualcosa a qualcuno, se questa persona è importante per te, corri e diglielo subito. Mica male.
Mi sembra un'ottima idea da tenere a mente con l'arrivo imminente dell'anno nuovo.
giovedì 29 dicembre 2016
ancora sull'infermiera
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1 commento:
Hai detto bene, ottima idea, anch'io sono del parere che se devi dire qualcosa a qualcuno glielo dici quando e' nel pieno possesso delle sue facolta' mentali e non in punto di morte o durante u a malattia.
Credo che alcuni lo facciano per scaricare la coscienza e sentirsi bene loro.
Mentre invece in situazioni del genere e' il malato che deve essere tutelato e che al limite deve morire sereno, senza sentirsi direcose che lo possono turbare o che non riesce a capire.
Cerchiamo per quanto possibile di non lasciare cose sospese durante la vita, diciamole, esprimiamo i nostri sentimenti che siano di amore o no. Specialmente in un periodo come questo dove tutti comunicano con tutti ma di "nulla".....
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