Woody, con il suo piccolo ma infallibile radar, ha scovato in garage un vecchio gioco di Joe. Era lì da talmente tanto tempo che io e Mr J non lo vedevamo più. Sporco, semi nascosto, però visto che Woody era così esaltato l'ho tirato fuori e gliel'ho lavato. È un piccolo aeroplano di Topolino, su cui lui può sedere e far finta di pilotare. Ero sorpresa che gli piacesse così tanto perché nei miei ricordi Joe non ci aveva giocato poi molto, probabilmente lo avevo rimosso. L'errore è stato metterci le pile. Quel coso suona, canta, fa rumori vari e ciò che è peggio è che non c'è modo di spegnerlo. È un congegno infernale progettato da una mente diabolica.
Mentre Woody ci giocava felice e contento e faceva partire per la milionesima volta la stessa canzoncina, ho detto a Joe quello che avrei detto a un adulto: che non ne potevo più di quella canzoncina e che appena Woody si sarebbe girato avrei cercato di farlo sparire o manometterlo.
La risposta di Joe, mi ha spezzato il cuore.
- Ma quando ero piccolo a me piaceva quando cantavi quella canzone perché pensavo che eri felice.
Accidenti, è proprio un bambino Joe. Ha una memoria di ferro, osserva tutto, soprattutto me, e non ha il senso dell'umorismo di un adulto. Mi considera quasi infallibile e prende quello che dico alla lettera, è estremamente serio, molto più di me almeno, e mi sa che l'ho un po' deluso. Però forse è così che si cresce.
domenica 21 agosto 2016
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3 commenti:
Se togliessi le pile e gli dicessi che si sono scaricate? :)
andra' a finire cosi' ;)
Senza pile proprio non funziona? (Ok, sono una persona orribile).
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