martedì 19 aprile 2016

ciucciati il calzino

Qualche giorno fa Joe ha preso un'abitudine stomachevole, ciucciarsi il colletto delle maglie.

- Ma tu perche' lo fai?
- Perche' certi bambini a scuola lo fanno e allora mi fanno pensare che e' una cosa giusta.

In quel momento ero distrutta, avevo avuto una giornata infinita e non avevo la forza fisica di pensare a niente, volevo solo che smettesse subito perche' mi dava molto fastidio.

- Tu lo sai che non e' una cosa giusta pero'. Se domani lo fai ancora, ci saranno delle conseguenze. E ora vai subito a lavarti i denti e a metterti il pigiama!
Lui ci ha pensato un po' su...

- I wonder what these 'conseguenze' are...
- Le conseguenze sono che ti tolgo delle cose che ti piacciono: tipo i cartoni, la festa di compleanno di sabato...
Lui se ne va con quell'incedere particolare che ha quando sta per spararne una delle sue:

- Pero' a me piace piu' di tutto Babbo Natale e tu non lo puoi prendere!

E sul momento, e' finita cosi', a tarallucci e vino, con una risata.

Oggi quando sono andata a prenderlo all'asilo, pero' la maestra mi ha detto che le e' sembrato triste e che non ha smesso un attimo di ciucciarsi i vestiti, perfino le maniche.

Anche ieri sera ha avuto un momento di tristezza prima di andare a dormire. Pensavo che dormisse e invece dopo un po' e' tornato indietro con i lucciconi negli occhi.

- Mi sento solo e quando mi sento solo io piangio.  

Ho messo insieme un po' i pezzi e, come non averci pensato prima? Era logico: e' cominciato tutto quando Mr. J e' partito per un viaggio di lavoro piu' lungo del solito, probabilmente e' questo che lo scombussola.

Ad ogni modo -meglio tardi che mai- ho iniziato a darmi da fare per cercare qualche soluzione. Quando ho un problema con un bambino, che sia mio figlio o uno studente, la prima cosa che penso e': che cosa avrebbe fatto Mrs. Guorton? 
E lei non avrebbe mai fatto quello che ho fatto io, sgridare, vietare, mettere in imbarazzo. In una varieta' di situazioni, il sistema che le vedevo applicare rimaneva pressoche' invariato: permettere al bambino di fare quello che vuole, ma in modo accettabile. 

In altre parole, mi sono resa conto che Joe non avrebbe smesso di ciucciarsi i vestiti. Per quanto fosse a disagio, non riusciva a smettere nemmeno nel momento stesso in cui gli dicevo di smettere. Sembrava posseduto da una qualche fissa, un classico dei bambini. Gli dici di non toccare una cosa e gli si accende una specie di fuoco negli occhi che non si spegne finche' quella particolare cosa non sono riusciti a toccarla.

Bisognava trovargli qualcosa da mettere in bocca e subito, prima che distruggesse tutti i suoi vestiti. Dopo una rapidissima ricerca ho scoperto che in effetti esistono dei ciondoli e dei braccialetti fatti apposta per i bambini autistici, iperattivi o che soffrono di questa forma di ansia. 
    
Non so se ho fatto bene, ma gli ho parlato apertamente. Gli ho spiegato che a volte capita che alcuni bambini mettano i vestiti in bocca come fa lui e che non e' un problema enorme, basta trovare qualcos'altro da mettere in bocca intanto che si impara a stare senza nulla in bocca.
Abbiamo scelto insieme il ciondolo e sembrava gia' sollevato, semplicemente vedendo il cambio nel mio atteggiamento, non piu' ostile, ma comprensivo.

Pero' continuava senza tregua. La maglietta era ormai tutta bagnata, orribile. Non mi andava di aspettare Amazon, dovevo fare qualcosa subito. Non volevo che andasse a scuola il giorno dopo e la maestra lo sgridasse o i compagni lo prendessero in giro. Cosi' mi sono inventata un ciondolo artigianale, diciamo cosi', ed e' stato incredibile. Appena ha messo quella sorta di collanina che gli ho fatto al collo, ha cambiato espressione. Era in controllo della situazione in qualche modo e difatti ha smesso immediatamente di ciucciarsi la maglia.

Pensavo a tutte le volte che ho sentito dire che una persona morta vive con te, nel ricordo che ti ha lasciato, nelle cose che ti ha insegnato. Mi sono sempre sembrate frasi fatte, ma ecco, per la prima volta, l'ho trovata vera questa cosa. Forse e' solo la mia immaginazione, ma ho sentito che Ms. Guorton era accanto a me in questa piccola difficolta' e che mi ha aiutato. 

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sei stupenda!
Mila

Bulut ha detto...

Si', decisamente, stupenda e' la parola giusta! :)

Zion ha detto...

piango, che cosa meravigliosa.