L'altro giorno mio padre ha registrato un messaggio vocale su WhatsApp per Joe. Cominciava cosi':
- Ti voglio bene Joe!
Sentendolo, ho avuto una sorta di mancamento.
Per la prima volta, mi sono resa conto che a me non l'ha mai detto o almeno non che mi ricordi. E sembra una cosa terribile, ma in realta' non ci avevo mai pensato perche' non mi e' mai mancata questa parola. E' solo una parola e io non ho mai e poi mai avuto bisogno di nessuna conferma da lui in questo senso. Lui non l'ha mai detto a me e io non l'ho mai detto a lui, non so, e' sempre stato cosi' non ci e' mai venuto per una qualche forma di pudore suppongo.
Joe invece lo dice sempre ti voglio bene, ti voglio tanto bene lo dice quasi troppo, ma paradossalmente credo lo abbia preso proprio dalla sottoscritta. Lo dico sempre anch'io qui in casa, soprattutto a lui e a suo fratello adesso. E' da quando e' nato che glielo ripeto, mi e' sempre venuto spontaneo e non ci ho mai fatto caso. Evidentemente e' cosi' che va, se i genitori lo dicono, i figli lo dicono. Se i nipoti lo dicono, anche i nonni lo dicono.
Ad ogni modo, pensavo che in effetti questa e' una grande differenza rispetto all'inglese.
Ricordo che mi faceva molta impressione appena conosciuto Mr. J. che chiudesse le telefonate con la madre con un love you. Mi faceva impressione prima di tutto perche', come dicevo, non era nel mio vocabolario quotidiano e poi perche' lo faceva senza pensarci, tipo se vedemo, love you. Bah. Non mi piaceva granche', poi mi ci devo essere abituata vivendo tutti questi anni qui perche' in effetti e' una cosa che si dice con una certa nonchalance in inglese.
Mi sono confrontata con la mia amica francese e ho sfondato una porta aperta. Anche lei ha sempre avuto esattamente la mia sensazione. Ci siamo fatte una risata pensando di dire je t'aime, il massimo del romanticismo, scendendo dalla macchina o uscendo di casa. Come se I love you o a dopo fossero sinonimi.
Insomma, e' cosi', e in fondo non mi dispiace, mi adatto io. Bisogna solo tenere presente che e' tutta una questione di intenzione e di intonazione. Anche se la parola e' la stessa, dopo un po' i vari utilizzi sono chiarissimi. E' una di quelle sfumature che si perdono nella traduzione.
2 commenti:
Ne parlavamo proprio qualche settimana fa a scuola, che la lingua che parliamo influenza il nostro modo di pensare...
Pure io mai detto "ti voglio bene" con i miei, invece a D sempre " i love you" :-)
Stessa impressione! Poi a me è sempre sembrato che I love you fosse emozionalmente più carico di ti voglio bene, invece forse è quasi il contrario... Comunque mi da l'idea che dirlo molto spesso gli faccia perdere un pochino valore, no?
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