E' successo. Ms. Guorton e' stata messa in quello che chiamano hospice care, in pratica significa che e' ufficialmente una malata terminale.
Mi ha telefonato l'altro giorno per dirmelo dopo essere stata dal medico, me lo aspettavo, ma ad ogni modo. Stavo dando la crema di piselli a Woody. Dopo che ho chiuso, Joe continuava a parlarmi non so di che cosa. A un certo punto si ferma e mi fa:
- Perche' parli cosi'?
Perche'. Bella domanda. E ora cosa ti rispondo? Che sto cercando di non farmi sentire piangere?
- Joe la vita e' bella, ma a volte succedono delle brutte cose.
- Cosa e' successo? [In realta' lui dice ciuccesso, e' molto buffo]
- Te lo ricordi che Ms. Guorton era malata, vero? Ecco e' ancora malata e il dottore ha detto che non riesce a trovare delle medicine giuste per lei, per questo la mamma e' triste, perche' Ms. Guorton non sta bene.
Lui non ha detto una parola, non un fiato e si e' volatilizzato davanti ai miei occhi.
Ho avuto paura di aver sbagliato, di averlo spaventato. Anzi a dire il vero forse ho avuto piu' paura che la cosa gli fosse del tutto indifferente.
E' riapparso solo un paio di minuti dopo, con in mano un dente di leone striminzito che ha trovato in giardino.
- Per te mamma, cosi' non sei triste.
E li' davvero e' stato complicato trattenere le lacrime. Abbiamo parlato di tutte le cose piu' belle che ha fatto quando era nella classe di Ms. Guorton e poi le ha fatto un disegno in cui ci sono loro due che vanno a caccia di ghiande e foglie secche.
Mi sono accorta in quel momento che avevo gia' cominciato a pensare a lei al passato, ricordando tutti quei piccoli momenti che abbiamo condiviso e a cui prima non avrei mai dato importanza. Sbagliavo perche' lei e' ancora qui, stiamo ancora condividendo delle cose, posso ancora parlarle o chiederle un consiglio. Il brutto verra' dopo quando mi manchera' e ci saranno solo quei ricordi a tenermi compagnia.
Con questo in mente, sono riuscita ad andare a trovarla senza piangere e senza demoralizzarla ulteriormente. Ho dovuto dar fondo a tutto il mio coraggio, vederla in quelle condizioni e' stato straziante.
Prima di salutarmi mi ha dato un sacco, anzi due, uno per Woody e uno per Joe, di giocattoli e libri per bambini. Pare che negli ultimi dieci anni si sia dedicata segretamente a collezionare oggetti per i suoi ipotetici nipotini che pero' non sono mai arrivati. Non me ne aveva mai parlato in questi termini, non immaginavo ci tenesse cosi' tanto a diventare nonna. Pochi pensieri mi mettono piu' tristezza dell'immagine di questa anziana signora malata che va a comprare giocattoli da nascondere in un armadio al solo scopo di nutrire la propria speranza segreta. Che strano come va la vita a volte. Ti aggrappi cosi' tanto a un desiderio, a qualcosa, e poi ti accorgi che era tutto nella tua testa e solo li'. Suppongo che pero', quel pensiero fino a un certo punto debba averla aiutata. Mi chiedo se il fatto che mi abbia fatto questo regalo significhi che non ci rivedremo piu'. E' tutto ancora li' nel cofano della mia macchina, non ho il coraggio di pensarci in questo momento. Prima ho aperto per prendere una cosa e ho deliberatamente cercato di non guardare, ma non ho potuto fare a meno di notare la scritta in francese che campeggiava su una delle buste ne pas oublier, non dimenticare.
16 commenti:
ho pianto leggendo questo post.......
valeriascrive
Io ti leggo sempre, da un paio di annetti, non da molto in realtà, ma mi sono affezionata subito a te e alle persone che ti stanno attorno, di cui racconti, i tuoi bimbi, Mr J, la nonna del far west, Ms.Gourton. E mi spiace sul serio sapere che lei è quasi arrivata alla fine, e ancor più sapere che tu soffri così tanto per questa futura perdita. Il post mi ha commosso, con dente di leone e coi sacconi di giocattoli per quei nipotini mai arrivati... grazie. Non ho parole per tentare di consolarti da questo lutto che si sta già consumando, ti mando solo un grande abbraccio virtuale
Alessia
I suoi nipotini sono i tuoi bimbi <3
mi dispiace tanto. quei sacchi nella tua macchina saranno simbolo di quello che è stato e veicolo per quello sarai. in mezzo occorrerà una forza enorme, come se woody da solo dovesse tirarli fuori da lì. (ti voglio bene!)
Ho scoperto per caso il tuo blog e ti leggo sempre molto volentieri. Questo post mi ha commosso molto e mi ha ricordato lo sguardo incredulo di una persona amatissima, che dal suo letto d'ospedale guardava le colline e contemplava tutti i progetti che non avrebbe potuto più realizzare riuscendo a dire solo: "eppure è così bello...". A posteriori penso che -per quella persona- aver avuto accanto me, che avrei continuato a vivere e ad abitare quel mondo "così bello", abbia reso meno difficile accettare di doverlo abbandonare. Penso che possa essere lo stesso per la vostra Ms. Gourton: sa che voi resterete, userete i suoi giochi, approfitterete dei suoi insegnamenti e consigli, penserete a "cosa avrebbe detto lei", "come le sarebbe piaciuto..."
Credo che il tuo sforzo per accompagnarla con affetto e serenità sia un regalo preziosissimo che fai ad entrambe.
(scusami se il commento è troppo personale, mi hai proprio toccato)
Uff..... Grazie x condividere.... Npn ho parole.... Però pensò sinceramente stai facendo proprio del bene a questa cara signora....
Non ci conosciamo credo ma quella parentesi è bellissima, grazie, non so che dire.
Commento meraviglioso, pieno di vita e di speranza, grazie!
Anche lei a me.
Anch'io scrivendo. ..
Grazie Alessia
Mi piace pensarlo, grazie.
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