mercoledì 29 aprile 2015

il piccolo nixon

La settimana scorsa, ho pensato mille volte a una stessa cosa. Un po' tutti tiravano fuori l'argomento fortuna -la fortuna di essermi beccata la stessa patologia rara in due gravidanze e diverse altre cosine che mi sono successe tutte insieme recentemente- e io pensavo e ripensavo proprio il contrario: quanto sono fortunata. Fortunata per come e' andato il mio piccolo incidente quel brutto giorno e poi per tutto. Per tutte le persone che mi sono vicine, fisicamente e no, per avere avuto accesso a delle cure mediche ottime, per avere un marito che ha la possibilita' di assentarsi dal lavoro per stare con me ogni minuto e per avere una mamma che fra poco viene fin qui da sola, senza parlare una parola d'inglese, apposta per prendersi cura di me e della mia famiglia.
E' che avevo ancora negli occhi le immagini dei cadaveri nel Mediterraneo. Pensavo a quei bambini meravigliosi e a quei genitori che li hanno messi in pericolo di proposito, nella speranza di dargli un'esistenza migliore o chissa' forse nella convinzione che se non lo avessero fatto sarebbero morti lo stesso. Quanto devi essere disperato per fare una scelta simile. E' inimmaginabile. Perche' qualunque cosa ci succeda -qui o in Italia- partiamo da tutto un altro livello di difficolta'. Veniamo trattati e trattiamo gli altri con umanita', soprattutto questo. Ci sono problemi di tutti i tipi, ma non ci sono le bombe e gli scafisti, la fame.
Possiamo discutere del sistema sanitario americano quanto vogliamo, ad esempio, ma io che non sono assolutamente una persona ricca, stavo male e, come altre volte in passato, mi sono ritrovata in una sorta di hotel a cinque stelle, dove ho ricevuto non solo tutta la professionalita' possibile, ma anche la gentilezza e la partecipazione emotiva del personale. Tutti con una parola buona, la voglia di alleviare e confortare il mio dolore in tutti i sensi. Queste non sono cose che si comprano, in situazioni simili entra in campo il meglio dell'essere umano e questo atteggiamento l'ho trovato ogni volta che mi sono trovata in una qualche emergenza sanitaria. Ci ho parlato con quelle infermiere, alcune fanno turni di dodici ore, ma sempre con il sorriso perche' il malato non ha nulla a che vedere con la loro stanchezza o il loro umore del momento. Per me sono quasi degli angeli.
Dato che sono a riposo forzato, per la prima volta nella vita, ho ceduto e ho chiamato qualcuno a pulirmi un po' la casa. Si tratta di una persona di cui ho sentito un gran bene, che lavora per un'amica, ma non sapevo nient'altro perche' lei non parla inglese e la mia amica non parla spagnolo.
Si e' presentata qui puntualissima, nonostante il poco preavviso e ha lavorato senza mai fermarsi per tre ore di fila.
Quando stava per andarsene, ha notato la foto di Joe e abbiamo cominciato a chiacchierare.
Mi ha detto che lei non ha figli, cioe' ne aveva uno quando viveva a El Salvador, ma e' morto, nella pancia a sette mesi. Pero' da otto giorni c'e' un altro bambino nella sua vita e gli occhi le si sono di nuovo illuminati. Questo bambino e' il figlio della nipote e vivra' con lei d'ora in poi. Ha solo un mese. Lo ha adottato? No. La nipote e il bambino sono venuti qui via terra, attraverso un viaggio lunghissimo e pericolosissimo. E' un miracolo che siano arrivati tutti e due sani e salvi. Le ho chiesto se lo avesse portato da un medico, giusto per un controllo, i neonati sono cosi' delicati, ma per lei non e' cosi' semplice. Questa mattina, alle quattro, e' andata a fare una coda non so dove per chiedere di poter accedere al cosiddetto ospedale dei poveri di Dallas, dove non hai bisogno di assicurazione e non ti chiedono i documenti.
Io non riesco a smettere di pensare al piccolo Nixon (accidenti il nome non lo aiutera' in questo paese...), a lei, alla nipote, al coraggio che hanno avuto, a tutto quello che ho e che a loro manca. Al fatto che, a meno che non cambino le leggi, la loro massima speranza, dopo tutto quello che hanno affrontato, e' vivere nella clandestinita' in questo paese, senza mai piu' poter tornare indietro.
La settimana scorsa ho letto dei commenti mostruosi riguardo alla tragedia dei clandestini nel Mediterraneo e mi hanno turbato moltissimo. Non immaginavo tanta cattiveria, tanto disprezzo indiscriminato verso gli uomini, le donne, i bambini, i vivi e anche i morti. Perfino Gianni Morandi! Eppure, io penso che basterebbe parlarsi. Non per risolvere il problema dei clandestini, ma almeno per eliminare l'odio. Quando hai davanti una persona che ti parla della sua vita e delle sue lotte che poi sono in fondo anche le tue, quelle di tutti, non puoi non sentire quello che sente, non ci credo.

11 commenti:

ciacco29 ha detto...

Il punto infatti non è riuscire a pronunciare certi abominii "dopo" avere preso consapevolezza che hai di fronte persone esattamente come te e di quelle parli, ma la consapevolezza di tutto ciò, che è cosa che evidentemente alcuni non raggiungono mai, molti perchè non vogliono.
E' più comodo, più semplice, non è questo in fondo la base del razzismo?
Poi magari è gente che ha avuto nonni e zii fermi davanti a cartelli tipo "vietato l'accesso a cani ed italiani", "non si affitta ad italiani", "gli italiani sono piccoli, scuri, puzzolenti e rubano il lavoro", ma ti diranno che era "diverso"

Antonella ha detto...

Scusa ma da quello che hai scritto si capisce che Gianni Morandi ha fatto commenti negativi versi i migranti, invece è esattamente il contrario: lui ha scritto un post dove ricordava il nostro non troppo lontano passato da emigranti esprimendo solidarietà con queste persone, ed è stato aggredito e offeso da ben 14.000 commenti....

nonsisamai ha detto...

"...disprezzo indiscriminato verso gli uomini, le donne, i bambini, i vivi e anche i morti. Perfino Gianni Morandi!" mi sembra chiarissimo Antonella.

Zion ha detto...

in effetti io non avevo capito la cosa di Gianni Morandi e avevo male interpretato, meno male il commento chiarificatore...mi spiace è che non ho seguito la vicenda per nulla.

in ogni caso, l'empatia non è una cosa che hano tutti, ci sono esperimenti scientifici in merito, semplicemente, ci sono dei mostri che camminano intorno a noi e non sono pochi.

La perfezione stanca ha detto...

No, cara, non si capisce affatto. Ha ragione Ciacco. Stavo per scrivere anche io un commento chiarificatore, poi ho letto quello di Ciacco e bene così. Ma ti assicuro che in italiano si legge come: perfino Gianni Morandi ha espresso disprezzo per i migranti.
Per il resto l'Italia è ormai un paese razzista, intollerante, pieno di odio e pieno di orrendi politicanti che lucrano sulle paure della gente.

G ha detto...

E non possono accedere al servizio sanitario? Perdona la domanda, ma non ne so abbastanza!

nonsisamai ha detto...

che strane polemiche che fate, va bene, come volete. speriamo Gianni Morandi non mi quereli! :)
comunque, detto fra noi, mi sembrava l'argomento meritasse considerazioni un po' piu' di sostanza...

g: tutti possono accedere, ma il prezzo senza assicurazione e' altissimo. conosco diversi stranieri in vacanza che hanno avuto problemi di salute, sono andati dal medico senza assicurazione e hanno pagato poco, per iniziativa personale e bonta' del medico stesso. ma se non hai i documenti probabilmente, stai attento a ogni possibile passo falso.

Crazy time ha detto...

Anche io non avevo capito la cosa di Gianni morandi, ma il punto e' un altro ovviamente. E' che tutta Quella disperazione non puo' non arrivarti al cuore come una cannonata.


Valescrive

MarKino ha detto...

meh, Valeria, non mi stupisco di certe reazioni. anzi, me le aspetto.
se ci sono sbirri che si vantano di quel che han fatto nel 2001 alla Diaz, e sindacati che li difendono dicendo "bisogna valutare tutti gli aspetti della vicenda" (cazzo, piu` chiaro di cosi`: avete smanganellato a sangue dei fricchettoni nei sacchi a pelo, che c'e` di ambiguo?), gente che propone di sparare ai barconi pieni (e non da ieri), non vedo il motivo percui commenti orrendi come qulla che twitta: "evvia! 700 immigrati in meno!" giungano inaspettati.


citando George Carlin: pensa a quanto e` stupida la persona media. ecco. adesso pensa che meta` delle persono son piu` stupide di cosi`.

nonsisamai ha detto...

Tra l'altro, non so voi, ma io pensavo all'intero concetto di "buonismo" in Italia. C'e' sempre questa incitazione culturale al cinismo che in alcuni casi e' completamente fuori luogo. La gente pur di non passare da buonista dice delle nefandezze allucinanti e non se ne pone il minimo dubbio. E' una cosa che qui non vedo. Anzi magari vedo il contrario, l'eccesso opposto: fin troppi fronzoli, belle parole non seguite dai fatti, ma a conti fatti, lo preferisco. Certe cose (tipo il tweet citato da Markino), non si dovrebbero poter dire cosi' impunemente, fanno sprofondare il dibattito a un livello tribale. Dobbiamo darci tutti una regolata.

nonsisamai ha detto...
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