Vado a prendere Joe all'asilo e assisto a un siparietto niente male. Lui e la maestra non si accorgono che sono li'. Lui spiega mentre disegna, senza alzare la testa dal foglio:
- I have a lot of grandmothers and only one grandfather.
[Ho tante nonne e solo un nonno]
- Really? [Davvero?]
- Yes. [E nomina tutte le nonne e bisnonne, sono tante in effetti]
...
- My grandpa is a potato. [Mio nonno e' una patata]
- Is he a potato, really? [E' una patata, davvero?]
- Yes.
- So he doesn't have legs...? Can he walk? [Allora non ha le gambe...? Cammina?]
- Yes, he can walk. [Si, cammina]
- Do you put him in your pocket? [Te lo metti in tasca?]
Sarebbe stato bello, veramente bello, vedere come andava a finire, ma mi sono sentita in dovere di intervenire prima che la maestra chiamasse uno psicologo o uno psichiatra e di spiegarle che la storia della patata non e' proprio cosi'. Mio padre lo chiama 'patata' in italiano, per dire pasticcione e Joe ha cominciato, piccolissimo, a chiamare lui 'patata' a sua volta, e' uno scherzo fra di loro.
Tu sei un pasticcione! No tu sei un pasticcione!
Ma in inglese non ha davvero nessun senso.
Povero Joe, chissa' quante volte gli succedono queste cose quando non solo li'.
Che ridere pero'.
4 commenti:
Che bello assistere senza essere visti ai discorsi dei bambini!
Magari il fatto che tu hai spiegato ha insospettito la maestra!!! :)))
Tranquilla, non sai quante ne passo anche io.
Secondo me le maestre d'asilo si divertono anche un sacco (oltre ad avere un lavoro abbastanza duro).
:)
Anche noi apparteniamo al club delle patate!
Certo che, questi piccoli giochi familiari, non sono tanto facili da rendere all'estero.
Patate clandestine
in realta' poi forse si e' stupito piu' Joe della maestra che il contrario, per lui un nonno patata e' un nonno patata non una patata, chiaro no? ;)
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