venerdì 27 febbraio 2015
come si fanno i girasoli
Fatto sta che oggi pomeriggio ho appeso dei lavori molto colorati e i suoi amichetti anche questa volta, hanno molto apprezzato. Si tratta di una sorta di coperta di girasoli e casette ispirata a Faith Ringgold e a una delle sue opere piu' famose.
Neanche a farlo apposta, Mr. Johnson mi ha regalato dei girasoli qualche giorno fa, cosi' appena messo piede in casa Joe, vede i girasoli nel vaso e mi fa una richiesta che mi riempie di gioia e di orgoglio.
- Mamma, facciamo i girasoli?
Finalmente anche il mio bambino apprezza il mio lavoro. Felicita'. Stanca morta - che ormai e' la condizione normale figuriamoci dopo aver lavorato tutto il giorno -nemmeno mi tolgo le scarpe e ci mettiamo all'opera prima che passi l'ispirazione. Grembiulino, tovaglia, pennelli, carta, forbici, colla...tutto quello che serve. La cena puo' aspettare.
Lui comincia a dipingere, ma sembra vagamente perplesso e dopo poco smette. Non ne vuole sapere, lui ha finito. Ma come?
Joe ho tirato fuori l'ira di Dio, ho ancora le scarpe ai piedi. Ti rendi conto? Ti faccio pitturare. Io non ho mai pitturato a casa, solo a scuola, non capisci quanto sei fortunato? E poi soprattutto: me l'hai chiesto tu di fare i girasoli!
- Ma io dicevo in giardino.
Lui li voleva piantare i girasoli.
giovedì 26 febbraio 2015
il franco tiratore texano
Ecco, io il film non l'ho visto e non ho intenzione di vederlo. Non mi interessa vedere rappresentata una storia simile. Ho ascoltato una bellissima intervista a Bradley Cooper in cui spiegava molto bene un po' tutta la parabola umana di quest'uomo e i motivi per cui ha deciso di interpretarlo, ma al di la' di questo, a me sembra assurdo che lo si faccia diventare un eroe nazionale.
Immaginate che ora in Texas c'e' il Chris Kyle Day. L'idea che lo stesso onore di un giorno commemorativo possa essere riservato a uno come Martin Luther King e a lui, mi fa rabbrividire. Non do giudizi all'uomo, non lo conosco e non potrei mai, ma che razza di esempio dovrebbe rappresentare per la societa' civile un soldato che si e' trasformato in una sorta di macchina infallibile da omicidio? Non c'e' proprio nessun altro da ammirare?
La notizia della sua morte mi fece molta impressione e sperai che si cogliesse l'occasione per fare una riflessione collettiva qui in Texas almeno, come stato, come societa', sulla presenza delle armi fra noi e sul pericolo che comportano per ogni cittadino, per chiunque anche per il piu' addestrato soldato in circolazione. E invece niente, la riflessione se c'e' stata e' andata nella direzione opposta.
Ieri sera si e' consumato l'ultimo capitolo di questa storia dolorosa. L'assassino di Kyle e' stato condannato al carcere a vita e qui pare non si parli d'altro oggi. Pero' anche in questo caso per me la discussione dovrebbe essere ben piu' ampia. Sembra che nessuno veda una relazione fra questo omicidio e altri avvenuti recentemente qui negli Stati Uniti.
Questo processo e' durato solo due settimane. La giuria ha emesso il verdetto nel giro di un paio d'ore e facendo anche in tempo a cenare a quanto pare. L'imputato giudicato colpevole di doppio omicidio (insieme a Kyle e' stata uccisa un'altra persona) non e' stato ritenuto infermo di mente, ma non e' stato condannato alla pena capitale. Se mi seguite da un po', sapete perfettamente quanto la sottoscritta possa essere contraria alla pena capitale, ma quello che non mi spiego e': perche'? Perche' a parita' di colpevolezza, a un ex soldato bianco viene dato l'ergastolo e a un malato di mente nero, come disgraziatamente e' successo, la pena di morte?
Nessuno parla di questo qui, ma io penso a Trayvon Martin in Florida, a Michael Brown a Ferguson o a Eric Garner a New York, tanto per citare i casi piu' famosi e recenti. Casi di uomini di colore uccisi da poliziotti che non sono stati non dico condannati, ma nemmeno incriminati. Non so se qualcun altro vede quello che vedo io, ma a me il messaggio sembra piu' che chiaro.
martedì 24 febbraio 2015
amico babbo
Ieri, ad esempio, ha disegnato un albero pieno di casette, che una sola era un po' poco, e poi mi ha chiesto di scrivere:
Caro Babbo Natale,
Io ti voglio tanto bene.
Babbo Natale, puoi avere un telefono e puoi chiamare tutte le persone.
Tu puoi avere un cavalluccio marino. Puoi avere un regalo anche tu perche' sei molto bravo. Il tuo regalo e' un pennello con gli acquerelli. Puoi avere un bicchiere per bere il caffe'.
Io ti voglio tanto bene ancora di piu'.
Tu puoi avere un dudu' e una volpe finta e un orologio che dice cucu'.
Tu puoi avere un pastello a cera.
Ciao ciao,
Joe
venerdì 20 febbraio 2015
cassandra e il concetto di morte
Ecco vi racconto solo un piccolo aneddoto, anche se ce ne sarebbero di ben piu' gustosi.
Joe dice sempre che lui ha tante nonne. Nonne e bisnonne, le ha quasi tutte, piu' varie putative. E' un bambino molto fortunato e amato. L'altro giorno, in tutta la sua gioia infantile, ha fatto questa affermazione davanti a Cassandra.
Lei lo ha guardato piena di sofferenza.
- Oh amore mio, quanto mi dispiace per te! Oh darling! I'm so sorry for you!
Vedi Joe che per un attimo cambia completamente espressione. Un attimo solo, poi si mette a giocare con qualcosa e se ne dimentica, ma in quel singolo attimo lui...ha capito. Di sicuro, in un angolino della sua mente, lo aveva gia' capito, ma non si era mai posto il problema. Per lui la normalita' e' questa, tante nonne e un solo nonno. Non si e' mai considerato sfortunato o privato di qualcosa, al contrario semmai: i suoi amici mica ce le hanno tutte queste nonne con un solo nonno. Del resto come avrebbe potuto rattristarsi per l'assenza di persone che non ha mai conosciuto?
Insomma, Cassandra, dopo innumerevoli tentativi andati storti, e' riuscita a introdurre mio figlio di quattro anni, completamente ignaro, al concetto di dolore e morte.
Non dico che sia una cosa sbagliata eh, solo inutile e lievemente crudele secondo me in questo caso. Ce n'e' di tempo per il lutto nella vita, invece il tempo in cui lo ignori e' talmente poco. Boh, io la penso cosi'. Godiamoci un po' la vita. Lei invece e' piu' dell'avviso: aspettiamo la morte.
Dunque, Cassandra si chiama Cassandra perche' e' Cassandra. Prevede (e a volte sembra quasi auspichi) tragedie e per questo e' invisa a molti.
mercoledì 11 febbraio 2015
perche' sanremo e'...
lunedì 9 febbraio 2015
esperimenti sociologici casalinghi
L'altro giorno e' venuta un'altra coppia di amici e chiaramente, ho rifatto la stessa torta. Anche questa volta e' stata divorata voracemente. Anche in questo caso ero felice perche' la compagnia era ottima e il cibo e' piaciuto, ma con una differenza che di sicuro ho notato solo io: questi qui non hanno aperto bocca mentre mangiavano. Non hanno nemmeno accennato un commento qualunque, sono andati avanti a chiacchierare d'altro e a spazzolare tutto come se niente fosse. Tanto che a un certo punto gliela ho dovuta letteralmente togliere di bocca perche' mi spiaceva che non ne lasciassero nemmeno una fettina per i bambini.
Ho omesso un dettaglio. La prima coppia e' italiana, l'altra americana.
Generalizzo un po', e ci sta anche credo, dopo tutti questi anni all'estero, ma non sto cercando di dare una connotazione negativa al comportamento dei secondi, noto semplicemente una differenza sostanziale. Gli americani amano mangiare, ma non si esprimono attraverso il cibo come facciamo noi, per loro e' solo cibo. A vederli mangiare cosi' pensavo che per loro che fosse una torta fatta in casa o qualunque altra cosa, non avrebbe fatto nessuna differenza. Noi, non solo italiani, ma anche francesi, tedeschi, spagnoli, nordafricani...tendiamo a dare al cibo connotazioni piu' profonde o meglio ad usarlo in un certo senso, per manifestare un sentimento, un affetto o un apprezzamento che sicuramente vanno oltre quella tale torta o quella tale pietanza. Per loro, non per tutti, ma ripeto, l'ho visto e continuo a vederlo di continuo: e' solo qualcosa da mettere nello stomaco. Che va benissimo, ma forse e' anche un po' un'occasione persa.
venerdì 6 febbraio 2015
povero joe
- I have a lot of grandmothers and only one grandfather.
[Ho tante nonne e solo un nonno]
- Really? [Davvero?]
- Yes. [E nomina tutte le nonne e bisnonne, sono tante in effetti]
...
- My grandpa is a potato. [Mio nonno e' una patata]
- Is he a potato, really? [E' una patata, davvero?]
- Yes.
- So he doesn't have legs...? Can he walk? [Allora non ha le gambe...? Cammina?]
- Yes, he can walk. [Si, cammina]
- Do you put him in your pocket? [Te lo metti in tasca?]
Sarebbe stato bello, veramente bello, vedere come andava a finire, ma mi sono sentita in dovere di intervenire prima che la maestra chiamasse uno psicologo o uno psichiatra e di spiegarle che la storia della patata non e' proprio cosi'. Mio padre lo chiama 'patata' in italiano, per dire pasticcione e Joe ha cominciato, piccolissimo, a chiamare lui 'patata' a sua volta, e' uno scherzo fra di loro.
Tu sei un pasticcione! No tu sei un pasticcione!
Ma in inglese non ha davvero nessun senso.
Povero Joe, chissa' quante volte gli succedono queste cose quando non solo li'.
Che ridere pero'.
martedì 3 febbraio 2015
un autentico piatto di fettuccine alfredo
Mr.J. ha un nuovo giovane collega 'italiano' e orgogliosissimo di esserlo quasi in modo molesto, che parla solo di questo tutto il giorno.
- Eh...ieri sera ci siamo fatti un'ottima Di Giorno (pizza surgelata americana n.d.r)...
- Io invece ho mangiato la pizza che mi ha fatto mia moglie...
- Sa fare la pizza?
- Sai, mia moglie è italiana...
- Allora devi chiederle se un giorno mi prepara un autentico piatto di fettuccine Alfredo!
lunedì 2 febbraio 2015
l'open carry
Leggevo una notizia locale su due famosi supermercati della zona che si uniranno sotto la stessa società e come sempre, alla fine ho dato un'occhiata ai commenti. Una signora diceva qualcosa tipo "fra il supermercato x e quello y scelgo z perché permette l'open carry" (cioè la possibilità di entrare con una pistola a vista, come i poliziotti. O i criminali).
Facevo un paio di considerazioni.
Numero 1, il supermercato z è il mio amato e super friendly supermercato da quando mi sono trasferita qui, ma guarda te cosa mi tocca scoprire. Numero 2, che qui c'è gente, perfino vecchiette con la mano tremante, che basano la scelta del supermercato sulla possibilità di andare in giro come nel far west.
E niente, buona settimana anche a voi.