Ieri sera ho lavorato ancora fino a tardi. A scuola c'eravamo solo io, il custode che voleva chiudere e Joe che cantava le canzoncine mentre cercavo di finire. Ero abbastanza soddisfatta dei risultati di questo lavoro iniziato un paio di mesi fa, anzi soprattutto del fatto di averlo terminato dignitosamente e non doverci piu' pensare. Cosi', in quel momento, mi e' sembrata una buona idea mandare delle foto alla direttrice con qualche spiegazione del perche' ho fatto quello che ho fatto. Lei si deve essere esaltata e stamattina alle sette ha inoltrato l'email praticamente a tutti, dicendo quanto sono brava e che lavoro terrific ho fatto. L'unico neo e' che ora rileggendolo, ho trovato qualche piccolo errore. E' passata solo un'ora, la scuola e' ancora chiusa e ho gia' ricevuto una serie di email di complimenti, ma io penso agli errori. Cosa faccio? Mi prendo i complimenti e faccio finta di niente o dico che me ne sono accorta, mi giustifico, mi invento qualcosa? Ci sono un paio di parole scritte male e un file mandato per sbaglio nella versione non completa. La risposta di Mr. J. e' stata uno di quei famosi reality check che ogni tanto qualcuno generosamente ti regala nella vita.
Dal dizionario: il reality check e' un'occasione nella quale ti viene ricordato lo stato delle cose nel mondo reale.
- Sei bravissima come insegnante di arte, non preoccuparti. Non c'e' bisogno che ti giustifichi. Gli errori li fai anche quando parli, ti conoscono.
8 commenti:
Fantastico!e visto che ti conosce bene direi che ha ragione lui!poi vedrai che in tanti non se ne accorgeranno....e in tanti si! ;-)
Anche io spesso faccio come te, mi concentro su quello che ho fatto male, anche se il mondo sembra non accorgersene o volerlo ignorare...però i nostri "sweet mistakes", come mi dice il mio amico del Montana, ci ricordano chi siamo e le nostre origini :-) in questo senso, sì, non preoccuparti, ma ho tanta stima per te che, nonostante tutto, non manchi di autocritica e onestà! Persone come te ce ne sono poche :)
comunque credo che gli americani siano davvero tolleranti in questo senso. ci sono talmente tanti stranieri che nessuno si scandalizza se sbagli. certo, il rovescio della medaglia e' che anche loro scrivono malissimo. all'inizio dell'anno, la direttrice, ha detto a tutte le maestre che le comunicazioni doveva leggerle prima lei perche' troppe volte aveva trovato errori rileggendole. imbarazzante. non posso immaginare una cosa del genere in Italia, gli insegnanti si offenderebbero.
sono OT, ma volevo solo dirti che ho appena scoperto il tuo blog e mi piace molto.
un saluto da Torino :-)
fai finta di nulla daiii oppure adesso non so come ma, puoi pubblicare una specie di trafiletto con un'errata corridge (si scrive cosi') o rispondere pazientemente alle mail di congratulazione "evidenziando" la cosa?
Sì, anche questo è vero. Quando ho vissuto a Malta rischiavi la fucilazione se all' università sbagliavi a parlare/scrivere, si sentiva forte il normatismo British!
La storia della direttrice è impressionante però!!
siamo a questo livello, immagino :)
markino: stupenda! si si siamo esattamente a questo livello!
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