Dovevo uscire da scuola alle tre e mezza. Come al solito sono le sei e sono appena arrivata a casa, a dir poco distrutta. Bilancio della giornata. Tanti complimenti per i nuovi lavori, ma uno in particolare, bellissimo, da una persona che stimo. Una collega che, con una faccia tosta sconvolgente, ha cercato di farmi fare il suo lavoro e poi si e’ anche offesa quando con immensa tranquillita’ le ho fatto notare che stava cercando di farmi fare il suo lavoro. Tre corsie dell’autostrada chiuse, traffico infernale. Joe che attacca con ci son due coccodrilli o partira’ la nave partiraaaaaa’ ogni volta che cerco di accendere la radio. E’ vero, oggi dopo otto anni sono arrivati i pastelli multiculturali e questo conseguimento mi ha dato un lungo istante di gioia, ma in questo preciso momento, voglio solo raggomitolarmi e dormire nove ore.
In tutto questo delirio, ho in mente un bambino, fra i tanti che ho visto oggi.
Viene da me tutto entusiasta dopo la lezione, con in mano un foglio che dice "Art is even on animals!" (l'arte è perfino sugli animali!) e poi c’e’ una freccia che indica un serpente tutto pieno zeppo di forme e colori. Quegli occhioni, quello stupore.
Me lo ha regalato da appendere in classe, cosi’ tutti possono rallegrarsi di questa notizia strabiliante.
E niente. Mettendo tutto sul famigerato piatto della bilancia, faccio sempre tardissimo, ma non credo di avere tanti modi migliori di investire il mio tempo.
2 commenti:
Che meraviglia! Tutti gli insegnanti dovrebbero avere la tua stessa passione per il loro lavoro perché gli allievi lo sentono e ottengono risultati ... "strabilianti"!
Anch'io sono un'insegnante che ha svolto il suo lavoro con grande passione e l'ho trovato meraviglioso (anche se ti spolpa!)
Mila
grazie Mila! lo spolpamento purtroppo e' un problema. ho visto che la maggior parte degli insegnanti diventa insofferente dopo un po' di anni. spesso mi verrebbe voglia di consigliargli di fare un altro mestiere perche' poi chi ci rimette sono i ragazzi. forse quelli di materie secondarie come me corrono meno il rischio del burnout. speriamo almeno!:)
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