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Cliccando su questa foto, potete vedere un po' dei posti di cui vi parlo. |
Nemmeno il tempo di riprendermi dal fuso orario che ero di nuovo in viaggio. Questa volta e’ stato un tipico
road trip all’americana, io, il piccolo Joe e Mr. J. In due settimane abbiamo macinato tanti di quei chilometri che a pensarci ora vengono un po’ le vertigini. Siamo partiti da Dallas, Texas e poi Oklahoma, Missouri, Illinois, Indiana e su su fino al Michigan. E’ un viaggio bello, ma un po’ sfiancante in alcuni tratti. In Illinois ad esempio, non c’e’ assolutamente nulla, il nulla piu’ totale, solo campi di granturco per cinque o sei ore buone e poi come un’oasi nel deserto, Chicago, una citta’ piena zeppa di arte, di tutto, in cui mi ci potrei perfino vedere a vivere, anche se mi hanno consigliato di visitarla d’inverno prima di decidere. Sento di avere imparato davvero tanto durante questo viaggio, tutte quelle piccole e grandi cose che solo la strada puo’ insegnarti. Un motociclista che ti sfreccia davanti senza casco e che lascia intravedere la pistola infilata nei jeans mentre il vento gli alza la maglietta. Osservare per tre giorni in campeggio una nonna e una nipotina che stanno perennemente sedute l’una di fronte all’altra e non si rivolgono la parola, mai: la prima attaccata al cellulare e la seconda al libro che legge voracemente senza alzare gli occhi per nessun motivo, a occhio e croce avresti detto il contrario. Il cambio di clima, di flora e fauna. Ti lasci alle spalle il Texas dove, come si sente dire spesso, sembra che tutto voglia ucciderti, a partire dal clima estivo, quaranta gradi minimo ogni giorno, serpenti velenosi, ragnacci cattivi, formiche del fuoco, tornado, inondazioni e chi piu’ ne ha piu’ ne metta e arrivi in Michigan dove e’ tutto pacifico e tranquillissimo e altretutto se racconti queste cose ti guardano come se venissi da un altro pianeta. Sul lago degli Ozarks, in Missouri, ho visto un
copperhead, uno dei serpenti velenosi piu’ famigerati del Nord America, fortunatamente a una certa distanza in un ruscello, ma sono emozioni, diciamo cosi’. Il lago Michigan, che e’ uno dei famosi Grandi Laghi, mi ha lasciato completamente a bocca aperta. Piu’ che un grande lago, e’ un mare di acqua dolce. Devi proprio mettertelo bene in testa che sia un lago perche’ profuma di mare ed e’ immenso, uguale al mare. Ma non ci sono gli squali e le meduse e tutte quelle brutte cose li’. Bingo. Ho trovato il mio luogo di balneazione americano preferito, peccato sia cosi’ fuori mano.
E domani, dopo due mesi di peregrinazioni, torno ufficialmente al lavoro. Mi sento rilassata e piena di energia, e’ stata una pausa estremamente utile in tutti i sensi.
Che il bello dei viaggi e’ anche questo, tornare a casa.
2 commenti:
è vero! Il bello è poi rientrare rigenerati nell'anima e nello spirito :)
Io adoro i viaggi on the road anche in mezzo al nulla più nulla...Buon rientro
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