E’ la prima volta che mi prendo una pausa cosi’ lunga da questo blog e ogni tanto mi e’ anche mancato, ma forse non abbastanza. Questo ritorno in Italia me lo sono voluto gustare tutto dal primo momento all’ultimo, senza distrazioni. Era semplicemente quello di cui avevo bisogno e non perche’ qui non stia bene, ma perche’ li’ e’ proprio un’altra roba, li’ c’e’ l’affetto vero, la famiglia, l’amicizia con la ‘a’ maiuscola, le cose semplici e pure che qui possono anche essere pure e semplici allo stesso modo qualche volta, se sono proprio fortunata, ma sono cosi’ rare che ogni tanto devo forzarmi a ricordare che esistono ancora.
Eppure mi e’ capitato di fare una chiaccherata con un vecchio amico che si e’ trasferito a trecento chilometri da casa e mi sembrava si sentisse esattamente come me. Forse e’ solo che, come dice lui, crescendo, creare lo stesso tipo di rapporti che avevamo da ragazzini e’ piu’ difficile, che ora abbiamo molti piu’ filtri, che siamo piu’ guardinghi e condividiamo meno. Chissa’.
Guardando i miei amici - perche’ quando non li vedi dopo cosi’ tanto tempo li guardi proprio, non fai altro che scattare fotografie nella tua memoria e riempirtene gli occhi - pensavo che e’ vero, erano proprio tempi diversi quelli in cui ci siamo conosciuti. Erano epoche in cui non si sentiva il passare del tempo, in cui tutto era aperto nelle nostre vite, nel nostro futuro, e si aveva come la erronea sensazione che dovesse essere cosi’ per sempre. Quindi quando conoscevi qualcuno o ti piaceva davvero o giravi a largo, tanto c’erano talmente tante possibilita’ e cose da fare, perche’ perdere tempo con le persone sbagliate?
Gia’, ora dovrebbe in teoria essere ancora cosi’, ma di fatto forse oltre a essere cresciuti e ad essere piu’ forti sotto tanti punti di vista, siamo anche piu’ fragili sotto altri. Per dirlo in modo chiaro, abbiamo piu’ paura di rimanere da soli. Cosi’ vedo tante persone che stanno insieme senza avere poi tanto da dirsi, amici o coppie che siano. E si va avanti tutti un po’ cosi’.
Oppure si puo’ scegliere di fare qualcosa di diverso e di tornare alle origini perche’ sarebbe stupido, proprio ora che finalmente siamo piu’ consapevoli della ridicola quantita’ di tempo che abbiamo a disposizione nella vita, spenderlo (come dicono giustamente in inglese) con le persone sbagliate.
Sono tornata con qualche consapevolezza e qualche domanda in piu’, credo di aver usato molto bene il mio tempo ultimamente.
6 commenti:
Ciao, bentornata!
Anche a me il tuo blog è mancato molto, ma sono contento di sapere che ti sei goduta questo periodo.
Leggo molti blogs di expat e scopro con sorpresa che siete in tanti ad aver fatto questo salto senza aver vissuto l'esperienza di vivere in un'altra zona d'Italia.
I sentimenti che esprimi in questo post sono gli stessi che ho vissuto andando fuori a studiare, trasferendomi da una regione ad un'altra.
È molto difficile trovare da grandi amicizie importanti come quelle che si fanno da ragazzi, non dipende dal fatto di aver cambiato nazione.
Meno male che oggi c'è internet che ci dà una seconda occasione. Per me è stata la salvezza
Forse la conosci già, ma questa canzone la dice lunga
www.angolotesti.it/B/testi_canzoni_biagio_antonacci_49/testo_canzone_le_cose_che_ho_amato_798415.html
Se me lo permetti vorrei approfittarne per dedicarla agli expat di cui sono lettore affezionato (che di sicuro passeranno di qui a leggerti)
ciao, grazie!
ho fatto un'esperienza piu' breve all'estero prima di venire qui, ma e' stato completamente diverso. questi sono sentimenti che emergono dopo tanti anni. e poi un conto e' sapere di fare un'esperienza che ha una durata definita, un conto e' sapere che idealmente, non tornerai piu' indietro se non per una vacanza.
internet e' assolutamente la salvezza per noi via! :)
bentornata a casa!
Grazie!
Posta un commento