Mentre la maggior parte di voi a questo punto sara’ in partenza per le agognate vacanze, io torno al lavoro. Quest’anno avro’ un nuovo orario e soprattutto avro’ la possibilita’ di portare il piccolo Joe con me. In teoria tutto dovrebbe essere piu’ semplice anche se non si puo’ dire finche’ non si comincia e come sempre l’inizio della scuola e’ il momento piu’ stressante per me. Ci sono tante ore extra e devo organizzarmi con una baby sitter visto che non ho nessun parente in zona.
Venerdi ho una cosa di un paio d’ore e mi hanno detto che posso portarlo, se penso che fara’ il bravo. Io non lo penso, ma lo portero’ lo stesso e gia’ mi vengono i brividi al pensiero. Oltre agli impegni stabiliti per tempo, ora e’ sbucata anche un’altra giornata di riunioni di cui nessuno mi aveva avvertito, la settimana prossima.
Mi dice la direttrice che le ‘farebbe piacere se andassi, se posso’. Insomma, mi fa capire che non e’ ‘mandatory’, in quel caso non si fa scrupoli a pigiare sul punto esclamativo.
Io posso, io ci andrei tranquillamente a farmi ore e ore di riunioni che come sempre non hanno praticamente nulla a che vedere con la mia materia. Mi rilasserei certo di piu’ che stare a casa con il piccoletto, ma… c’e’ un ma. Mi costa un patrimonio. Non capisco come il mio capo, che e’ una donna e una madre, non se ne renda conto. Se io sono a scuola -nemmeno a fare qualcosa di concreto, ma solo a dimostrare con la mia presenza il mio alto spirito per l’inizio della nuova avventura scolastica- non sono con il bimbo e se io non sono con lui devo assumere una baby sitter. Non so mai come pormi rispetto a questo problema che mi si ripresenta costantemente. Da una parte, non voglio lamentarmi per rispetto dei miei colleghi, dopo tutto tutti hanno delle esigenze, ma dall’altra in un caso cosi’ mi sembra davvero una follia che tolga tempo al mio bambino e debba pagare una cifra considerevole per fare presenza. Fossi un supermanager poi, sono solo una maestra di arte part time, non credo di essere cosi’ indispensabile.
Voi cosa fareste al posto mio? Ne parlereste? Voglio dire…e’ giusto parlarne o e’ una di quelle cose del tipo la legge e’ uguale per tutti, genitori e non? Perche’ io la rispetto questa cosa, non cerco un privilegio, vorrei solo che si tenesse in qualche modo in considerazione che ovviamente non mi e’ semplicissimo correre da una parte all’altra senza preavviso. Vorrei che mi venisse chiesto di fare quello che devo fare, non quello che sarebbe ‘carino’ e ‘gentile’ che facessi. Forse a scuola non hanno idea di quanto costino le babysitter.