E’ da quasi una settimana che non scrivo e, quelli fra voi che mi conoscono bene, sanno che in questi casi di solito c’e’ qualcosa che bolle in pentola. E invece, cosa posso dirvi? Giochiamo qui, non facciamo altro che giocare ed esplorare. Tutti i giorni, la mattina il pomeriggio, e’ tutto un viavai di bambini. Non e’ che non abbia nient’altro da fare, anzi, ma da quando e’ finita la scuola va cosi’ e io mi limito, per una volta, a seguire la corrente senza fare opposizione. In un certo senso, sento di dover recuperare il tempo perduto lontano dal piccolo Joe. Nell’ultimo periodo, anche lui, mi sembrava stanco, insofferente, un po’ rompiscatole a dire il vero, ora invece e’ sempre felice. Sta imparando un sacco di cose, fa passi da gigante ogni giorno. Non per merito mio, credo che a 18 mesi, sia proprio in quella fase di salto fra l’essere un piccoletto e diventare un quasi ragazzino. Non smettiamo di stupirci delle sue trovate furbe, anche se fa ancora molto molto ridere. Oramai dice delle vere e proprie frasi. What’s that? e’ la sua preferita ultimamente, che piccolo americano che sta diventando, in italiano invece poco e niente.
- Di’: ‘pesce’.
- Pi -f -pi.
- Pe-sce. Pe-sce, pe-sce….
- Pi - f -pi.
- Nooo pe-sce!
- Pifpi, pifpi, pifpi!
Mr. Johson, dimostrando un’insolita ingenuita’, mi accusa di fargli fare troppe cose divertenti ora e dice che cosi’ quando sara’ piu’ grande non si stupira’ piu’ di nulla, ma non si rende conto di chi ha di fronte: andremo avanti cosi’ per anni! Trovare nuove cose da fare con lui per me e’ il massimo. Mi piace portarlo nei musei, fargli toccare le cose, farlo sporcare con i colori. Insomma, questo e’ il mio sogno. Ce l’avete mai avuto un sogno voi? Ecco questo e’ sempre stato il mio, far fare le cose che ho sempre fatto fare agli altri bambini per lavoro, al mio e finalmente ce l’ho, e’ qui e non voglio perdere nemmeno un secondo, cresce talmente in fretta. Gli ho gia’ comprato un piccolo cavalletto e lo tiro fuori solo quando me lo chiede lui. Vederlo li’ che ogni tanto traccia una linea e si sceglie i colori invece di mangiarseli, mi fa esplodere di felicita’. Poi magari, come dice Mr. Johnson, diventera’ un commercialista o un avvocato, un qualche tipo di persona seria o seriosa giusto per ribellarsi ai genitori, ma almeno avra’ avuto il gioco, la creativita’, la scoperta, in fondo cosa c’e’ di piu’ bello nella vita?
p.s. Non so esattamente come sia successo, ma la pagina di Nonsisamai su Facebook ha oramai preso vita propria. Se volete dare un’occhiata ai giochi che facciamo, ne trovate un po’ li’ :)
7 commenti:
bello lasciarsi andare alle cose che "semplicemente" ci fanno stare bene, ma quanto è difficile! In questo periodo per me più che mai...chissà forse un bambino aiuta anche a fare questo...vedere tutto da un punto di vista più "basso"!
In Italia avevo un amico inglese che ha sempre parlato in inglese al suo bimbo. A tre anni il bimbo ancora si ostinava a parlargli in italiano! Era divertentissimo assistere a questo genere di colloqui con il padre! Si e' deciso a parlare inglese (un inglese perfetto ovviamente) solo quando, dopo aver messo piede in England, ha realizzato che era l'unico modo di comunicare con... la nonna!
dolcedisale: e' semplice perche' non hai molta scelta ;)
antonella: faro' esattamente come il tuo amico, e speriamo!!
Il mio sogno sarebbe quello di poter vivere della mia passione, cosa non semplice.
Nonsi il sogno di cui parli è un sogno da "mamma" ma tu hai realizzato o vuoi realizzare qualcosa che sia solo tuo?
70 mm: e si puo' dire cosa vorresti fare?
il mio lavoro attuale e' un sogno cosi' bello che in italia non avevo nemmeno il coraggio di sognarlo. per di piu' e' un sogno part time che mi permettera' questo nuovo anno scolastico di portarmi dietro anche quell'altro 'piccolo sogno' ;) sono fortunata, spero di poter continuare entrambe le cose esattamente cosi' il piu' a lungo possibile.
(se questo commento e' troppo criptico dai un'occhiata alla voce 'delle lezioni di arte')
Io ho fondamentalmente due passioni, il cinema e viaggiare.
Purtroppo non ho potuto seguire la prima passione che mi avrebbe portato a studiare cinematografia e cercare uno spazio nel settore,ma continuo a seguire in tutti modi questa passione. Per i viaggi la cosa è più complicata non volendo fare il turista ma volendo vivere le terre straniere nella loro quotidianità, dovrei vincere alla lotteria o essere sempre in giro con uno zaino sulle spalle (cosa che con gli anni valuto sempre di più), per il momento mi accontenterei di riuscire a trasferirmi in Irlanda (ma tra le mete c'erano anche gli Stati Uniti e il Canada), l'unico "piccolo" problema è trovare un lavoro che mi permetta di vivere mentre "allevo" le mie passioni.
Bellissima pagina, anzi: bellisima realtà.
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