Un po’ di tempo fa vi avevo raccontato di un’esperienza piuttosto spiacevole con una coppia di stranieri che si erano appena trasferiti a Dallas. La loro dieta ferrea vegana era diventata il pretesto per un comportamento piuttosto ingrato e antipatico ed era finita che nessuno li aveva piu’ invitati. E’ passato qualche mese e ho risentito parlare di loro. Completamente cambiati a quanto si dice. Grande simpatia e disponibilita’, tutto il contrario di prima insomma.
Non mi ha stupito piu’ di tanto, penso che sia stata la solitudine. In questi anni ho visto che la solitudine e’ una di quelle poche cose che cambiano davvero le persone. Quella di cui parlo e’ la solitudine vera, quella che fa paura perche’ e’ subita, all’inizio sembra (e forse lo e’) inevitabile. Ci si sente come sradicati qui e costretti a giocare con regole che non sono le nostre e che non capiamo. E piu’ perdiamo, piu’ cambiamo, se siamo persone intelligenti.
4 commenti:
Sono d'accordo con te ! Credo che in qualunque luogo del mondo ci troviamo, non potendo vivere soli, siamo 'costretti' a ricostruirci una vita e quindi tutta una serie di relazioni, amicizie da zero! Non si può morire di solitudine! All'inizio è dura si... sarebbe bello poi portarsi tutti dietro :)
Sì, si cambia.
Quando si è sradicati dal proprio ambiente, all'inizio ci si sente persi.
Mi è capitato spesso.
Con il tempo ho imparato ad avere più pazienza, osservare, lasciare che il nuovo habitat mi diventi familiare. Per trovare così i punti di contatto, modificando anche le mie prospettive e preconcetti.
Mi spieghi il concetto di solitudine? Riesco a capire che stando in un posto nuovo, con nuove persone e una cultura ci si senta più "soli" ,ma spesso la scelta di andar via non è motivata proprio dal voler tagliare i ponti col passato e dal desiderio di rimettersi in gioco da capo?
70 mm: mi sa che ti rispondo con un post...
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