Che strano che abbia scritto un post come quello di ieri proprio ieri. Raccontavo della mia banalissima gita, mentre poche ore dopo tutti avrebbero parlato di ben altra gita, finita come ben sappiamo in tragedia, in Svizzzera.
Non ne so molto, non sono riuscita a leggere piu’ del titolo di quella notizia, e oltretutto in maniera involontaria, ma come genitore mi faccio tante domande di principio.
Dopo che e’ nato il piccolo Joe e avere constatato quanto gli americani (a differenza degli italiani) siano fissati con i seggiolini tanto da organizzare corsi su corsi per impararne l’uso corretto, ho notato una cosa. Che gli scuolabus non hanno le cinture di sicurezza. Bella scoperta, direte. Certo lo sanno tutti che sugli autobus non si mettono le cinture di sicurezza, ma perche’?
Voglio dire. Mi fanno un testone cosi’, addirittura mi impediscono di portare a casa mio figlio dall’ospedale se non ho un seggiolino in macchina e, all’eta’ di tre o quattro anni dovrei mandarlo allo sbaraglio? Capisco i comuni mezzi di trasporto urbani, ma in caso di gite lunghe? Viaggi di ore in autostrada ad alta velocita’? O anche solo autobus pieni di bambini che si spostano ogni giorno da casa a scuola?
Mi sono accorta a mie spese che i genitori fanno gli incubi peggiori, che hanno le paure piu’ assurde e proprio una persona saggia su queste pagine mi spiegava una volta quello che e’ probabilmente il motivo: un istinto primordiale che serve prevenire il pericolo. Certo e allora mi chiedo. Io cosa farei? Ce lo manderei mio figlio in vacanza su uno di quegli autobus?
La mia risposta ora e’ si’. Si’ perche’ la vita e’ cosi’. Perche’ non posso metterlo al riparo da tutto e soprattutto perche’ non voglio che viva nella paura della vita.
Spero che le cose cambino, che le misure di sicurezza diventino piu’ efficaci, ma li ricordo quei viaggi. Ricordo quanto ci muovevamo fra quei seggiolini, ma anche quanto cantavamo, ridevamo, giocavamo. Sono fra i ricordi piu’ vividi della scuola, non potrei mai privare mio figlio di un’esperienza di socializzazione cosi’ preziosa.
La paura me la tengo io e la sfido tutti i giorni, ma la paura, anche quando succedono cose cosi’ non puo’ vincere.
6 commenti:
qui da noi le cinture a bordo sono obbligatorie nei mezzi provvisti, ormai la maggior parte.. però.. nessuno le mette e nessun controllore ha ancora multato qualcuno per l'inosservanza della regola..
questa cosa della sicurezza è molto strana...io sono appena tornata dagli USA e pensavo che in proposito fossero molto più avanti di noi italiani. In realtà ho avuto quasi l'impressione opposta, almeno su molti aspetti...ho l'impressione che spesso sia più una questione di mode/marketing più che di effettiva attenzione alle persone
Ti lascio immaginare: qui da ieri mattina non si parla o legge d'altro.
Comunque anche se non da molto, le cinture di sicurezza sono obbligatorie anche sui pullman e, stando alle prime testimonianze di alcuni dei 200 soccorritori intervenuti, pare che i ragazzi fossero allacciati.
Per me è un riflesso quasi incondizionato: appena salgo su un mezzo mi allaccio. Sempre.
io trovo le cinture di sicurezza solo sugli autobus per andare da milano centrale all'aeroporto, che sno di compagnie di trasporto private. Pero' ti assicuro che sono l'unica passeggera che le allaccia e gli altri mi guardano come se fossi scema. Oltretutto quando torno in italia mi rendo sempre conto che un sacco di persone, anche miei amici, sono ancora convinti che la cintura di sicurezza in auto nei posti dietro non e' obbligatoria e quindi perche' metterla...
la faccenda delle cinture sui pullman si ripresenta ad ogni incidente, forse questo era un pullman nuovo anche dotato, ma quanti poi fanno rispettare l'allaccio? eppure sull'aereo tutti mettono la cintura e le hostess passano a controllare...anche se l'anno scorso i morti per incidenti aereo in tutto il mondo sono stati meno di mille, mentre le vittime della strada sono molte molte di piu
Per rispondere a dolcedisale, tutte le volte che qui in Florida abbiamo dato un passaggio a qualcuno in macchina, e' salito dietro e si e' allacciato la cintura. In Italia pensiamo servano solo ai bambini.
di sicuro ci sono diverse situazioni, ma l'estate scorsa sono rimasta allibita di fronte all'incoscienza che ho trovato in italia soprattutto nel trattare con i bambini. qui ci sono delle contraddizioni, e' indubbuo, ma li' mi sembra tutto lasciato davvero al caso. quello che noto soprattutto e' che qui ci sono delle linee guida essenziali sugli argomenti piu' importanti che tutti seguono. se hai un dubbio chiedi al medico, all'insegnante, all'autista, al vigile del fuoco e tutti ti diranno la stessa cosa. in italia invece mi sembra ci sia tanta disinformazione. ad esempio, sentivo l'altro giorno un pediatra in un programma italiano dire che i neonati devono dormire sulla schiena proprio come insegnano sempre qui, ma fra due cuscini! niente di piu' pericoloso, mi hanno insegnato perche' il bimbo puo' soffocarsi contro il cuscino e non avere la forza di rigirarsi! non ci potevo credere...
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