“Innanzitutto chiariamo che le mammine non sono le madri in generale, cioe’ in realta’ possono essere entrambe le cose a seconda dei momenti. […] La mammina, virtualmente puo’ essere la persona piu’ insicura del mondo, ma parte da un pregiudizio di perfezione nei confronti del proprio operato come madre. La mammina spara giudizi lapidari su qualunque cosa, l’allattamento, la bay sitter, l’asilo, la cacca verde, qualunque cosa: la mammina non ha dubbi. Ha un’opinione su tutto e si batte fino allo stremo per quattro idee lette magari su qualche rivista di mammine. Le sue lotte possono essere sanguinarie, di una crudelta’ psicologica senza precedenti, e quel che e’ peggio e’ che sono soprattutto lotte intestine, contro la mammina che manifesta un’opinione differente”
Confermo ora che ho un po’ piu’ di esperienza, che uno degli aspetti piu’ inquietanti della mammitudine sono senza dubbio le mammine.
La mammina di oggi, lavora nella mia scuola, si e’ trasferita qui da poco e non conosce ancora nessuno, cosi’ l’ho invitata a passare un pomeriggio insieme. Mi sembrava un’ottima idea anche perche’ i nostri ragazzetti hanno praticamente la stessa eta’ e sarebbe stato simpatico vederli interagire. Ovviamente e’ finita che hanno giocato come dei pazzi con chiunque, ma si sono completamente ignorati a vicenda per tutto il tempo. Si sono ignorati perfino quando li abbiamo messi di fronte, sembravano invisibili l’uno all’altro.
Pare che quest’altro bambino sia una specie di fenomeno in tutto e per tutto. Dice sua madre che a partire dal primo momento a casa, ha cominciato a dormire tutta la notte senza mai svegliarsi fino al mattino. Ancora oggi, continua a dormire anche se spostato da una stanza all’altra, da una macchina a un letto, anche se c’e’ il frastuono peggiore, dorme come un ghiro. E gia’ si ricorda di lavarsi i denti da solo, quattordici mesi.
Tra le altre prodezze, dice che a nove mesi, senza aver mai gattonato, si e’ alzato e ha cominciato a camminare perfettamente, cosi’ dal nulla.
Facevamo un giro in un negozio di vestiti quando il piccolo fenomeno in questione, ha addentato una camicetta di seta con gli incisivi e non la lasciava piu’. Mentre sua madre cercava di strappargliela di bocca trovava il tempo per spiegarmi che hanno fatto uno studio che dimostra che nei negozi, quelli che entrano con dei bambini piccoli sono sempre tenuti molto piu’ sotto controllo e che era perfettamente normale che tutti i commessi ci stessero fissando con aria minacciosa, non perche’ il figlio stava addentando una camicia.
All’ora di merenda, la madre gli ha messo davanti un intero panino al prosciutto. Ha fatto per offrirlo anche al piccolo Joe e l’ho fermata spiegandole che non e’ ancora capace di mangiare cose cosi’ grosse da solo (ha si e no sei denti…).
- Mio figlio ce la fa invece, ha sempre mangiato da solo. Lui la fase delle pappine l’ha completamente saltata. E’ passato dal biberon ai pezzi di verdura. Mai avuto problemi con la masticazione.
Quando, esattamente un attimo dopo, al povero bambino e’ andato il panino al prosciutto di traverso e’ stato quasi surreale. Almeno fino a quando, non ho realizzato che stava succedendo davvero e che per poco ci rimaneva, proprio li’ davanti ai nostri occhi dopo aver appena detto che ‘non aveva mai avuto nessun problema con la masticazione’ .
Ma perche’ le mammine sono cosi’ competitive? Per non dire stupide a volte.
9 commenti:
poverina, che vita vuota essere in competizione con l'universo.
Ci mancava che ti raccontasse di quando il piccolo, novello Ercole, ha strozzato con le mani due serpenti nella culla... ;)
Mi sembra che la mammina abbia qualche difficoltà a distinguere tra il bambino "reale" e quello "ideale" (e forse inesistente) che lei ha in mente. Con conseguenze pericolose, ovviamente, per il bambino reale...
Che poi mi fa ridere perche' e' proprio una gara, anche di cose negative. Per dire. Il Mio ha il mal di gola e il suo la polmonite,il mio ha imperato a correre e il suo scala le librarie... Non ha davvero senso .
no, io a questo gioco non ci sto..tu prova ad immaginare cosa sono le mamme qui a New York..qui la competizione inizia al momento del parto, ti contendi il primato di chi ha spinto meglio e piu veloce e poi via con chi dorme, mangia, caca, parla, cammina prima..io faccio orecchie da mercante e spalletta ma poi torno a casa e guardo mia figlia e mi innamoro della sua normale normalita'!
ma certo! brava cate!
non voglio immaginare la competizione quando si parla di fare la cacca.... :-)
Pensa, poveraccia, quanto e' vuota la sua vita.
vista la progressione delle domande, ad un certo punto mi sarei aspettato: "e il tuo in che cosa è laureato? ah, non è laureato ancora? (espressione misto compassione-disprezzo)"
povero bambino, "pompato" così, come crescerà? nella migliore delle ipotesi con ansie da prestazione...
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