Giusto il tempo di congratularci con noi stessi per la scelta geniale di non portare i bracchetti con noi stavolta e di raccontarci tutti compiaciuti che bene si viaggia senza gabbie e mugolii. Dopo di che’, dieci minuti in tutto, realizzare che il vero osso duro e’ un altro e sta seduto proprio li’, sul sedile posteriore.
Evidentemente i tempi del ma si tanto lui si fa un sonnellino in macchina sono proprio finiti.
Viaggiare con un bambino piccolo e’ tutto tranne che una vacanza, se per vacanza si intende qualcosa di vagamente rilassante almeno.
Quattro giorni splendidi per altri versi, ma quattro giorni passati con un solo unico suono costantemente nelle orecchie, quello della sua voce.
La camera d’albergo, il peggio. Il suo lettino da campeggio, semplicemente terrificante. E cosi’ ha finito per dormire nel lettone, tutta la notte visto che di giorno niente, ma in che modo! Ho scoperto che lui si muove tutto il tempo anche la notte, e’ incredibile come non si svegli, lui. Ruota di 360 gradi senza soluzione di continuita’. A turno ti ritrovi con un calcio in pancia o una testata ben piazzata sul collo perche’ era sempre li’ che voleva stare lui, sembrava scavasse con quella testolina proprio sotto al tuo orecchio, un fastidio.
E poi quell’euforia fra il riso e il pianto tipica della mancanza di sonno. Cercare continuamente qualcosa che potesse piacere anche a lui, che e’ troppo piccolo per quasi tutti i giochi che si trovano in giro, ma troppo grande per non annoiarsi. Dopo anni e anni ho rimesso piede in un Mc Donald, lo ammetto, e non escludo affatto possa non risuccedere. In tre o quattro a dire il vero. Il fatto e’ che e’ l’unico posto che ci e’ venuto in mente con dentro qualcosa che potesse distrarlo un po’ dallo stare seduto in macchina. Per di piu’ dici, son qua, faccio quattro chiacchere con i genitori indigeni, vedo un po’ com’e’, ma figuriamoci! Tutti con la faccia dentro al telefono a scrivere aggiornamenti tipo ‘oh, ma quanto mi diverto in questo momento con mio figlio’. Non che al parchetto dietro casa sia molto diverso poi.
Mi sono ritrovata l’ultimo giorno a proporre di comprargli uno di quei lettori dvd portatili, proprio io che mi ero sempre opposta, Mr. Johnson non ci poteva credere, alla fine ero come trasfigurata. Ma come dire? A mali estremi, estremi rimedi. Insomma, qualunque cosa per fargli passare il tempo in maniera pacifica, anche se poi si finisce per aprire la porta a cose che non vorresti nemmeno vedesse in circostanze normali e allora poi come si fa a tornare indietro?
Ma voi come fate a viaggiare con i bambini? Ci sono dei barbatrucchi, delle cose? Vi prego ditemi di si…