Mi sono addormentata sul divano guardando la televisione. Le dormite migliori, solo che poi ti svegli all’una con il cane addosso, il torcicollo e senza sonno. Leggo e rispondo a un po’ di posta arretrata, penso ai due giorni appena passati. Ho il soggiorno invaso da tre pannelli giganti. Per terra devo stare attenta che i bracchetti non li schiaccino, appoggiati al muro che Baby J non se li tiri in testa. Domani devono necessariamente sparire. Ho disegnato tutto il pomeriggio. In teoria sono la base per un grosso mosaico che voglio fare a scuola con i bambini, ma c’e’ sempre questo imprevedibile spazio fra l’idea che vedo io e quella che vedono loro. Chissa’ quando riusciremo a finirlo e se ne varra’ la pena. Difficile dire cosa ne verra’ fuori. Prima Mr. Johnson, mentre era di la’ che imbottigliava la sua birra, mi ha detto you're biting more than you can chew, che suppongo che sia un po’ come stai facendo il passo piu’ lungo della gamba. Forse si, ma perche’ accontentarsi di un lavoro ripetitivo quando ci si puo’ sbizzarrire, no?
Penso anche a ieri sera. Era da un po’ che ci sentivamo un po’ soli e incompresi qui e invece viene fuori che probabilmente non lo siamo poi cosi’ tanto ed e’ bello, molto. Tra un bicchiere di vino e l’altro si e’ finito per parlare fino a tardi del passato, di viaggi e di cibo, cosi’ dopo anni ho tirato fuori delle vecchie foto e ritrovato anche un biglietto. Dieci anni fa si scrivevano ancora i biglietti. Mi ricordo benissimo che arrivo’ insieme a un cd dei Subsonica. La trepidazione nel ricevere quel pacchetto e nel riconoscere quella scrittura che ora faccio un po’ fatica a decifrare. Conta la gioia, mi pare di leggere. La parola gioia ripetauta molte volte e’ quella che salta subito all’occhio. Ma non e’ ‘conta la gioia’ e’ ‘canta la gioia’. E’ una poesia di D’annunzio citata a memoria, credo, che cosi’ mi piace ancora di piu’.
Canta l'immensa gioia di vivere,
d'essere forte, d'essere giovine,
e di ascoltar tutte le musiche,
e di guardar con occhi fiammei
il volto divino del mondo
Canta la gioia! Lungi da l'anima
nostra il dolore
Di tutti i fiori io voglio cingerti
perchè tu celebri
la gioia la gioia la gioia,
questa invincibile creatrice!
Parole perfette per quel momento e in fondo anche per questo.
3 commenti:
bello anche il dettaglio dell'esortazione in milanese ...
ah, i Subsonica! <3
i loro concerti sì che mi mancano...
beh, però sei addivanuta a delle ottime riflessioni :)
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