Siamo completamente sospesi nell’attesa, e’ una sensazione strana. Mr. Johnson ha tirato fuori una pazienza che non ho mai sospettato, e’ un compagno di viaggio fantastico, anche in questo particolare viaggio qui. Ieri ha passato la giornata a costruire una cosa stupenda per la stanzetta di Baby J. C’erano altre cose da fare, tipo lavare i piatti, svuotare e riempire lavatrici, cose cosi’, ma il fatto che, dopo tutti questi mesi, si sia finalmente sentito di iniziare a costruire questa cosa per lui con le sue mani, mi ha commosso. Del resto era stata una mia idea, sempre brava a trovare lavori per gli altri, e all’inizio non lo avevo visto molto entusiasta, anzi. Tanto lo facciamo per noi stessi, lui mica capira’. E invece si’ che capira’. Ci dividiamo fra appuntamenti dal dottore e quei corsi, che -confermo- esistono davvero, dove ti danno una bambola per insegnarti a cambiare i pannolini o fare complessi avvolgimenti di copertine. Ridevamo tanto che a un certo punto ho pensato ci buttassero fuori come studentelli indisciplinati. Per il resto, io riposo e riposo il piu’ possibile, doctor’s orders, ma probabilmente non abbastanza. Siamo entrati nella fase critica, quella che ci avevano detto da questo momento in poi tutto puo’ succedere e invece di impazzire, abbiamo perso quasi tutta l’ansia per strada, interessante anche questa cosa. In fin dei conti, viviamo nella ‘zona rossa’ da una settimana e il mondo non e’ crollato, siamo qui, ci sentiamo benone e vediamo un po’ come va. Certo, come spesso mi succede nei momenti importanti, sono un po’ fuori dalla realta’. Pianifico, lavoro tanto con il pensiero per cercare di lavorare il meno possibile con il corpo, che’ nella normalita’ non ti rendi nemmeno conto di quanto fai durante una giornata. Gioco tanto a scacchi, ci provo piu’ che altro, da quest’estate dopo aver letto La Regina degli Scacchi di W. Tevis, guardo miriadi di vecchi film e documentari e leggo libri, prevalentemente sul cervello. Ho letto da qualche parte che paradossalmente hanno piu’ possibilita’ di essere felici quelli che hanno subito una tragedia di quelle immense che quelli che devono vedersela tutti i giorni con problemi del tutto minori, tipo la perdita di un lavoro o una relazione in crisi. Dice che se sei davvero messo male, non hai scelta: o ti tiri su o muori. E allora e’ piu’ facile che ti tiri su. Invece, se sei in una situazione piu’ aperta e hai tante possibilita’ davanti, e’ piu’ probabile che la situazione nella sua complessita’ ti logori. L’ho sempre pensato anch’io, piu’ possibilita’ hai, piu’ ti incasini. In una situazione come quella che sto vivendo io ora per esempio, di possibilita’ non ne vedo e non e’ bello, certo, ma non e’ neanche tanto brutto. Almeno sappiamo cosa dobbiamo fare, che non e’ poco.
E stiamo qua.
10 commenti:
e'che quando hai vissuto un grande dolore, ridimensioni tutto il resto.
valescrive
Mi ero detta: non aprò più il suo blog fino a dicembre!
Sai tipo... voglio leggere solo poi?
Ecco me lo ero proprio detta.
Poi ho visto l'aggiornamento in bacheca... solo il titolo del post e niente altro... e no... dovevo venire a leggerTI e pure VI!
Un abbraccio.
si vive alla giornata... in bocca al lupo!!!!
valescrive: e' proprio vero. a me le mamme che si lamentano ancora adesso danno un fastidio... sembra non si rendano conto della fortuna che hanno, malgrado tutto.
rabb-it: ma sai che vorrei farlo anch'io!? tipo: ci rivediamo a dicembre e mi raccontate com'e' andata! ;)
marica: e con la consapevolezza che ogni giornata e' una piccola grande conquista, grazie marica.
bisogna organizzar una bella partita online di scacchi :)
ti consiglio di legger questo bel libro "La psicologia del giocatore di scacchi" di Reuben Fine
in bocca al lupo per i prossimi giorni!
vorrei essare una mosca per vedervi al corso tu e lui :))
pluto: fammi migliorare ancora un po', che ora vinceresti troppo facile ;)
fabrizio: grazie!
elisen: ci sarebbe da ridere!
wait, wait...ma mi vuoi dire che siamo gia' arrivati alla fase che puo' essere qui any moment?
Marooooo sono emozionato io per voi :)))))
una (sana) "invidia" per tutto questo. e tantissimi auguri nonsisamai.
un bacione
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