Qualcuno si e’ stupito perche’ non ho chiamato per dire che aspetto un bambino, ma io non ci trovo nulla di strano invece perche’ ricordo molto bene di averlo fatto: qualche mese fa, quando abbiamo annunciato a tutte le persone che hanno un’importanza nella nostra vita che aspettavamo un bambino, un bambino da adottare. Qualcuno aveva capito perfettamente il senso di attesa e di gioia che stavamo provando, qualcun’altro, purtroppo no. Un’adozione aperta e un bambino con la pelle di un colore diverso dal nostro, c’erano varie cose da digerire forse, ma il piu’ delle volte non si e’ nemmeno arrivati a quel punto, ci si e’ fermati al concetto di adozione in se’. Alcuni non capivano il perche’, specialmente in famiglia (siete cosi’ giovani…). La reazione piu’ divertente era stata quella di una delle mie migliori amiche che si offri’, seriamente, a quanto pare si era gia’ informata su tutto, come madre surrogato cosi’ almeno il bambino ha il vostro stesso dna (amica americana, chiaro). Era come se loro, i nostri cari, dovessero in qualche modo elaborare la fine dei sogni e dei progetti che avevano per noi e in qualche caso, come se gli stessimo addirittura dando una grande delusione. Alcuni non riuscivano a essere felici per noi, nemmeno a dissimularlo, e ora vedere i salti di gioia e le lacrime di commozione di quelle stesse persone mi provoca un leggero fastidio. Ci avete mai provato a dire alle persone che amate che avete fatto una scelta importante, che quella scelta vi rende felici e vedere dall’altra parte, molte volte la tua stessa gioia e molte altre, il niente se non addirittura la disapprovazione? Sono omosessuale, voglio prendere i voti, voglio il divorzio, cose cosi’. Sono prove che ti fanno capire chi vale e chi no quando magari preferiresti non saperlo e avere solo un po’ di calore in un momento delicato della tua vita. E’ cosi’ difficile gioire per la gioia degli altri senza domandarsi noi cosa faremmo al loro posto? Non capisco quelli che mi dicono sono ancora piu’ felice per te ora, vedrai e’ tutta un’altra cosa. Mi fa piacere l’entusiasmo, certo, e’ splendido, ma mi sembra che questo tipo di affermazioni implichi un giudizio di valore, e chiaramente agli occhi dei piu’ l’adozione e’ quella che ne ha meno. Vero? Falso? Io non lo so, ho un’idea certo, ma non ho provato nessuna delle due cose ancora. Perche’ mettere qualcosa di cosi’ intimo e spirituale su questo piano? Non ne vedo l’utilita’ per nessuno e poi non e’ cosi’ semplice. Sembra che tutti sappiano perfettamente come ti senti, ma non sanno proprio niente. Io non potrei sapere niente di quello che prova un’altra persona, anche una che ha fatto un persorso simile al mio. Siamo tutti diversi, strati su strati di sentimenti e di esperienze uniche. Ma i bambini no, loro, per i loro genitori, chiunque essi siano, sono tutti uguali.