Questo non e’ per niente un post domenicale, ma mi va di scriverla questa cosa qui e sapere anche cosa ne pensate voi visto che sul Corriere online, non vedo nessuna possibilita’ di lasciare commenti agli articoli che citero’.
Ieri, ho letto un lunghissimo articolo intitolato “I silenzi e le ambiguita’ dell’onorevole Di Pietro”. E’ stato per tutto il giorno in homepage con grande evidenza, era impossibile non notarlo. Si faceva riferimento a un vero e proprio “caso di Pietro”. L’ho letto con interesse e voglia di farmi un’opinione sull’argomento, ma quello che mi e’ sembrato piu’ ambiguo in realta’ non e’ stato tanto quello che ho letto su Di Pietro, ma l’articolo stesso, carente nella documentazione e al contrario, pieno zeppo di illazioni e congetture. A un certo punto, ad esempio, si da’ chiaramente a intendere che il modo in cui Di Pietro si e’ laureato non e’ chiaro. Ma l’autore stesso dice che “l’istituto di presidenza della facoltà confermò a suo tempo che tutto era in regola” e allora di cosa si sta discutendo? L’accusa a Di Pietro e’ di non aver continuato a difendersi da chi continuava a mettere in giro queste voci. Non capisco proprio. Se ti calunniano rispondi una volta, chiarisci, e se le voci continuano fai causa (come ha fatto l’interessato in questo caso) e poi basta, e’ una questione di buon senso, altrimenti alimenti tu stesso le voci, no? Non e’ che uno deve continuare a ribadire di essersi laureato, e’ stupido. In ogni caso, si invita ripetutamente Di Pietro a chiarire le sue posizioni su varie vicende. Si dice che basterebbe poco a mettere i dubbi a tacere, ma che stranamente non viene fatto.
Ed ecco che oggi apro il Corriere e vedo una lunga lettera di Di Pietro che chiarisce punto per punto ogni accusa che gli viene mossa nell’articolo. Non solo, allegati ci sono tutti i documenti che confermano i fatti riportati.
Penso che bella cosa! Che cosa da paese normale! Un politico viene accusato da un giornalista e il giorno dopo risponde punto per punto chiarendo ogni controversia o perlomeno dimostrando di non avere nessuna paura del confronto.
Mi chiedo se ci sia una risposta del direttore del giornale o del giornalista che aveva scritto quell’articolo montando tutto il caso. E c’e’. Ma e’ piuttosto sconcertante. Dopo avere chiesto delle risposte e delle prove che gli sono state velocemente fornite, il giornalista in questione si mette a rivendicare che i documenti a volte non bastano, che bisogna spiegare. In certi casi ci vogliono le parole, non i fatti, teoria singolare per uno che per professione dovrebbe occuparsi dei fatti e non delle parole. Mi e’ rimasto un grande punto di domanda.
Il Corriere della Sera spende tutte queste energie a cercare (in modo patetico alla fine) di fare le pulci a Di Pietro, che puntualmente argomenta e chiarisce, mentre non si e’ mai preoccupato tanto di un politico come il presidente del consiglio sul quale pendono accuse e condanne vergognose, che mente praticamente ogni giorno sapendo di mentire e che non ha mai chiarito e documentato un bel niente. E questo sarebbe il primo quotidiano nazionale? Stiamo messi davvero male.
11 commenti:
Quoto anche le virgole.
Lungi dall'essere un fan di Di Pietro, ne faccio proprio una questione di metodo.
Ciao :)
a me questa storia mi fa davvero uscire dai gangheri, o come si dice. che meschinita'. e quello he e' peggio e' che non stiamo parlando del giornale, il corriere fa opinione, la gente ci crede perche' lo legge sul corriere. il caso. ma quale caso? con tutti i casi veri che ci sono in italia! bah.
Che Palle !!! ci hai rotto le palle con le tue sentenze su tutto e su tutti ....ma che ne sai che vivi dall'altro capo del mondo!!!!! basta sentenziare sia sull'Italia in cui non vivi più da tempo...... sia sul paese che ti ha accolto a ti ha dato tanto e che non fai altro che criticare e prendere in giro....ripeto: che palle!!!!
all'anonimo: da quando in qua non si può esprimere un'opinione nemmeno sul proprio blog?
E poi: non credi che sia una forma di amore e interesse per il proprio paese continuare a parlarne?
Nonsi:credo che questo attacco a di pietro sia un tentativo da parte del governo, e sottolineo, politico, di ribilanciare un pò la situazione dopo la scissione finiana. In altre parole:visto che la maggioranza ha problemi di unità non è male scombussolare un pò un'opposizione (per una volta!)troppo tranquilla.
guarda, del problema non mi son informato molto ma uno scheletro nell'armadio - piccolo o grande ce l'hanno piu` o meno tutti e concordo con Elisen sul fatto che sia un tentativo un po' puerile di dire "si` ma anche LORO pero` ..."
commento assolutamente a margine (per importanza) per l'Anonimo:
1) ancora una volta quoto Elisen;
2) non mi sembra che l'autrice abbia mai sputato sentenze - mi sembra anzi che la maggior parte dei post lascino il problema "aperto";
3) nessuno ti obbliga a leggere questo blog;
4) e` piu` cortese firmarsi.
elisen e markino: gia', il ragionamento torna, ma un giornale serio non si dovrebbe mai prestare a iniziative del genere.
all'anonimo invece, direi di non perdere tempo con i blog. ci sono tanti bei libri che potrebbero aiutarlo a passare il tempo in maniera piu' costruttiva ed, eventualmente, anche a imparare ad esprimersi.
ho letto gli stessi articoli con lo stesso crescente interrogativo. l'italia è proprio un paese strano. bella la tua cronaca da là, ti leggo spesso.
Nonsisamai, in Italia siamo (o meglio, sono, visto che pure io non vivo piu' li) dilaniati da potentati piu' o meno loschi e il Corriere fa le pulci a Di Pietro ... ridicolo!
Hai 10000 volte ragione a sentirsi sfibrata!
Hai visto l'ultimo Passaparola di Travaglio?
Mi è tornato alla mente il tuo post.
A presto :-)
sventata: grazie e...che bel nick!
gio: noi fuori soffriamo ne' piu' ne' meno che quelli dentro, e' sempre il nostro paese, non so come si possa non capire.
il passaparola l'ho visto ora, grazie per avermelo segnalato, sempre interessante. lui ha aggiunto qualche migliaio di dettagli in piu' pero' la sostanza era la stessa dai :)
ciao, complimenti per il garbo e la gradevolezza dei tuoi post. Cosa ne diresti di inviare questo tuo post alla rubrica "italians" di Severgnini? Sarei molto interessato a vedere se ti pubblica e cosa risponde.
Enrico
cia enrico e grazie. si puo' fare, certo, ma immagino l'argomento abbia gia' perso tutta la sua attualita'. a dimostrazione del fatto che non c'era nessun "caso".
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