Entro in classe, il tempo di salutare e ho una vespa alle mie spalle. Lo capisco dal fatto che si scatena il panico, le vespe texane non devono essere cosi’ simpatiche. Si precipitano tutti verso la porta, la maggior parte dei ragazzini fanno in tempo a uscire. In quel mentre preciso un tubo dell’acqua che non si e’ ancora capito se collegato al water o al lavandino (ma forse e’ meglio non saperlo), esplode travolgendo in pieno la mia collega con il suo piede ingessato e tutte le pagelle che aveva sul tavolo. Immaginate la scena: gia’ urlava come un’ossessa per la vespa, a quel punto ha cominciato a strillare cosi’ forte che e’ arrivata mezza scuola compresa la direttrice che non si vede mai.
Ah…buongiorno comunque.
Ultimamente mi sento un po’ Agata, attiro strani fenomeni, strane combinazioni di avvenimenti piu’ che altro. Mi succede periodicamente.
Chissa’ cosa bolle in pentola stavolta, vedremo.
6 commenti:
chissà che ha pensato la vespa di tutto quel casino? :))
...speriamo non arrivi la tempesta :)))
non nominiamole neanche le tempeste che questa primavera stranamente non si sono ancora viste... :)
Nonsi pensa che io ieri per poco non mi beccavo in pieno parabrezza un vaso di fiori scagliato giù da un muro dal forte vento! Fortunatamente con la prontezza di riflessi l'ho evitato!
ma dai...rompere un pò la monotonia e sorridere fa bene...:-)
Ma pure tu fulmini le lampadine?
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