giovedì 31 dicembre 2009

2009 2009 2009 2009 2009 2009 2009 2009 2009...

Due settimane intensissime quelle passate qui. Ora e' notte, sono appena tornata da uno splendido viaggio a Roma e non pensavo certo di mettermi davanti al computer. Scrivero' qualche banalita' sincera e magari faro' qualche grossolano errore grammaticale perche' non ho nessuna intenzione di rileggere quello che sto per scrivere, ma sapete che c'e'? A me questo posto manca sempre quando per qualche motivo non lo frequento e cosi' eccomi qua per un ultimo rapido saluto prima dell'inizio del nuovo anno.
Avrei milioni di cose da raccontarvi e da chiedervi. Impressioni, riflessioni, dubbi. Oggi un amico diceva sembra che in Italia per arrivare a fare qualcosa di bello si debba sempre passare per qualche dramma, piccolo o grande. Due anni lontani da questo paese sono tanti anche se in realta' non abbastanza per notare sostanziali cambiamenti ne' nella società ne' soprattutto nelle persone che mi circondano. E questa e' la parte migliore di questi giorni. Mi sto davvero riempiendo l'anima di affetto, di grandi discussioni, confidenze, risate, ricordi... Che meraviglia, che bello essere a casa. O insomma cio' che per tanto tempo e' stato ''casa'' e in un certo senso sempre lo sara'.
Pensavo oggi che a Dallas (che d'altra parte mi manca da prima ancora di lasciarla...) non telefono mai a nessuno. Non c'e' nessuno con cui davvero senta il bisogno di essere in contatto, qui invece e' un continuo, proprio come prima. Non mi sembra vero avere l'imbarazzo della scelta di persone che posso chiamare, che ho voglia di sentire, senza preoccuparmi della lingua, dell'orario, delle tradizioni, del politically correct e tutto il resto. Qui sono di nuovo io al cento per cento, tranquilla, leggera, lunatica, confusionaria...e sono sicura che prima o poi riusciro' a esserlo pienamente anche di la', ma ci vuole tempo per costruire amicizie vere e per tutto quello che conta.

E cosi' si chiude un anno che se dovessi descrivere con due parole direi 'difficile' e 'sorprendente', un anno fondamentale.

E che il prossimo possa essere ancora migliore, per tutti noi.

Un abbraccio e a presto.

giovedì 24 dicembre 2009

riflessioni da fuso

Dopo una serie di interminabili notti insonni a causa del fuso, mi chiedo se lo stinco di maiale con le patate che ho mangiato per cena mi manderà nel mondo dei sogni o in quello degli incubi.

Chissà.

Per ora nulla.

Buona notte a voi (e buon Natale)

martedì 22 dicembre 2009

berlusconi?

Il primo giorno sotto la neve, ieri, e' stato fantastico ed esaltante per il paesaggio (il Duomo ripulito e senza ponteggi sulla facciata non lo avevo ancora visto) e soprattutto l'ottima compagnia, ma oggi? Oggi mi sento proprio fuori dal mondo. Sensazione irritantissima per quanto mi riguarda. Ci sara' mezzo metro di neve e non c'e' modo di muoversi. Oltretutto alla connessione dei miei succede un fenomeno abbastanza bizzarro: gli unici siti a cui riesce a connettersi sono quelli di google. Quelli funzionano perfettamente, rapidissimi, ma per il resto e' il vuoto. Non ho idea di cosa stia succedento nel mondo da giorni, non c'e' verso di entrare in un sito di notizie qualunque. Visto che mi sono svegliata troppo tardi per andare a comprare il giornale (qui i negozi hanno degli orari, l'avevo quasi dimenticato...), l'unica alternativa e' la televisione e ... e' terribile, mi rifiuto.
Mi sono svegliata da un'ora e sono di pessimo umore. Ti immagini per mesi delle cose e poi ti ritrovi completamente bloccato. Speriamo che la giornata si risollevi in qualche modo.
Comunque ieri, trovandoci sul luogo del delitto, non abbiamo resistito alla curiosita' e abbiamo dato un'occhiata alla famosa statuetta del Duomo. Il signore che la vendeva, straniero, l'ha indicata con il dito e ha esclamato: - Berlusconi?

sabato 19 dicembre 2009

ricapitolando

Le valigie mordono.

Le tisane rilassanti non rilassano.

I tuoi che ti chiamano da Malpensa, dove stanno aspettando da tre ore il tuo arrivo mentre tu, dall’altra parte del mondo, stai aspettando a casa il taxi per partire, non rilassano.

E’ impossibile che ci siano due voli Dallas- Londra stessa partenza e stesso arrivo. Affermazione falsa.

Dallas – Londra in solitudine infastidisce. 

Il ligio poliziotto americano che cerca di forzare la porta di casa con te ancora dentro per vedere se e’ chiusa bene, non rilassa.

Sento uno strano desiderio di lavare i vetri del bagno.

Ci vediamo presto nel paese delle tastiere con gli accenti.

venerdì 18 dicembre 2009

giovedì 17 dicembre 2009

ma mi raccomando: cheap

Ieri sera abbiamo fatto una cena di Natale con gli amici americani prima della nostra partenza per l’Italia. Quando e’ arrivato il mio turno per aprire i regali, mi sono quasi un po’ imbarazzata perche’ sembrava non finissero piu’ mentre io alla mia amica ne ho fatto solo uno. E regalini azzeccati anche. Tanto azzeccati che alcune cose le avevo gia’ quasi uguali. Strano. Tornati a casa mi vanto per scherzo:

– Eh, che stile! Si vede che si capisce subito quando una cosa e’ fatta apposta per me…

- Veramente sono stato io.

- Come sei stato tu?

- Oggi lei mi ha mandato un messaggio per chiedermi cosa poteva regalarti. Le ho detto la play station 3, ma non ci ha creduto. Allora le ho dato un consiglio: cheap jewelry e vai sul sicuro. Anzi le ho detto: piu’ e’ cheap e piu’ le piace.

“Piu’ e’ cheap e piu’ le piace”?! 

[…]

Ho sbagliato tutto.

mercoledì 16 dicembre 2009

aren’t you italian?

Oggi alla scuola Flanders i genitori hanno organizzato un bel pranzo per gli insegnanti. Alla fine bisognava raggiungere un tavolo pieno di bottiglie di vino e ognuno poteva sceglierne una da portare a casa. A quel punto sorprendo una madre che conosco di vista e con cui avro’ parlato si e no due volte in tutta la vita proclamare con convinzione a destra e a manca che io sono un’esperta di vini e se non si sa che vino scegliere, di rivolgersi a me. Cosi’ poco incline al bluff come sono, mi e’ toccato purtroppo smentire. Di vini ne capisco ben poco, per quanto mi possano piacere, sono quasi astemia e le due cose notoriamente non vanno proprio a braccetto. Pero’ incuriosita le ho chiesto cosa le facesse pensare con tanta sicurezza che fossi un’esperta.

[Avro’ mica la faccia da alcolizzata?]

Questa sgrana gli occhi e dice solo:

- Aren’t you Italian?

martedì 15 dicembre 2009

statue in faccia

Ho sentito tanti commenti divertiti sull’attentato a Berlusconi, ma ancora adesso, dopo due giorni, non riesco a trovarci molto da ridere. L’immagine della faccia insanguinata di un vecchio mi causa solo un enorme disgusto a prescindere. Non capisco come si possa gioire di una cosa del genere, soprattutto se si appartiene come la sottoscritta a quella categoria di persone che vede nel primo ministro Silvio Berlusconi un nemico della democrazia e della legalita’. Ma non e’ lampante che incidenti del genere fanno perfettamente il suo gioco spostando ancora una volta l’attenzione su qualcosa che non e’ mai cio’ che veramente conta, cioe’ la sua politica e la sua situazione giudiziaria? La prima cosa che ho pensato a caldo vedendo tutta la scena (compreso lui che incredibilmente torna fuori a farsi immortalare) e’ che i limiti servono a volte e in Italia allora sembra non ci siano davvero piu’ limiti, di nessun tipo. E lo sto pensando ancora di piu’ ora, seguendo i vari strascichi della notizia. E’ tutto alla rovescia. Fra una strumentalizzazione e l’altra, si e’ perso il buon senso. Quelli che da mesi e da anni istigano davvero alla violenza e all’odio razziale come Bossi, sono diventati a un tratto gli esempi di civilta’ e chi denuncia elencando fatti e documentandoli come Travaglio o Saviano crea il “clima avvelenato” che produce questi deprecabili episodi.

lunedì 14 dicembre 2009

vecchi amici

Ultimamente mi e’ capitato di passare del tempo con un paio di vecchi amici che non rivedevo da anni e ho avuto delle conferme. Per esempio il fatto che con i vecchi amici sembra che il tempo non passi mai, che davvero basta un attimo e ci si ritrova a riprendere dal punto in cui ci si era lasciati. Cose cosi’, cose rassicuranti. I vecchi amici non sono sempre i piu’ vicini e presenti, ma sono fondamentali, me ne sono accorta quando sono venuta qui e li ho persi quasi tutti. Solo con loro riesci ad essere davvero a tuo agio, solo con loro c’e’ un sottointeso di comprensione profonda e accettazione reciproca dato da tutto un sostrato di situazioni vissute e condivise. Situazioni che saranno sempre li’, che la vita venuta dopo non puo’ mai veramente cancellare se sono forti e hanno significato qualcosa per te e per loro.  Rivedersi dopo tanto tempo ha portato diverse riflessioni, anche dei bilanci. Dice:

- Si sono felice, la vita e’ dolce. Dai, guardaci: certo un paio di noi si sono persi per strada, ma per il resto stiamo tutti bene, tutti con dei buoni lavori, relazioni importanti… ci stiamo facendo qualcosa con le nostre vite… chi l’avrebbe detto?

Gia’, chi l’avrebbe detto. C’e’ stato un tempo nemmeno poi troppo lontano, in cui ogni emozione era a mille, e cosi’ ogni delusione. E non sapevamo in cosa eravamo bravi e nemmeno di chi potevamo fidarci. Che cosa mai avrebbe potuto accendere quella piccola scintilla che sentivamo di avere dentro. Finche’ piu’ o meno all’improvviso le matasse si sono un po’ sbrogliate da sole e siamo diventati quello che siamo e che probabilmente contueremo ad essere, nel bene come nel male.

Everything is gonna be all right. Gia’, a saperlo prima pero’.

venerdì 11 dicembre 2009

quando serve un madrelingua

- Ma allora tu che ne pensi? Dovrei cambiare colore di capelli?

- Beh…lo sai che io li preferisco lucidi.

Lucidi. Grazie.

giovedì 10 dicembre 2009

e citiamo di nuovo la bignardi…

Adesso…lungi da me riaprire la polemica dell’altro giorno su Amanda e Raffaele, ma ho appena letto questo e ho pensato che si’, ogni tanto va bene essere in minoranza, ma avere qualcuno che la pensa come te alla fine e’ sempre piuttosto rassicurante, ammettiamolo. Alcuni commenti a quel post mi hanno fatto sentire come se avessi offeso l’Italia in se’, come se in una sorta di guerra fra nazioni mi fossi schierata dalla parte del nemico, e un po’ mi e’ dispiaciuto perche’ io credo che si puo’ amare, il proprio paese o anche le persone che ci stanno intorno, continuando a esercitare il proprio spirito critico. Non c’e’ niente di male a dire le cose come stanno.

due settimane

Potrei raccontarvi mille cose di questi giorni splendidi e pienissimi, ma la verita’ e’ che l’unica cosa a cui riesco a pensare ora come ora e’ fra due settimane saro’ in Italia. Chissa’ come sara’ dopo tutto questo tempo...

giovedì 3 dicembre 2009

proprio come un film

Quando, a passeggio in un centro commerciale, ti imbatti in una signorina che sembra la sorella clonata di Barbie e noti che nel passeggino rosa non trasporta un bel bambino, ma un canetto, per un attimo rivivi quel fantastico stupore dei primi tempi in questo folle paese, quando non facevi altro che esclamare e’ proprio come un film.

martedì 1 dicembre 2009

razzista a chi

Vorrei segnalarvi al volo un articolo di Daria Bignardi che ho appena letto. Menomale che c’e’ qualcuno che le scrive queste cose perche’ leggere i giornali italiani in questo periodo mette i brividi come non mai.

Voi cosa ne pensate?

Se i razzisti sono «spiritosi» e gli antipatici rischiano l’ergastolo

eric clapton e la nonna del far west

Essendo venuto a mancare il nonno del Far West, il giorno de ringraziamento a sorpresa, e’ stata la nonna a tenere un po’ banco con i vari aneddoti. A un certo punto ha tirato fuori le foto del suo viaggio a Londra nel 1989. Chissa’ come c’era finita all’Hard Rock Cafe’…

- Nonna ma quello dietro di te sembra…e’ Eric Clapton! Guardate, c’e’ Eric Clapton!

- Lo so.

- Come lo sai?

- E’ che tutti quelli che vedevano le foto, dicevano sempre guarda c’e’ ClaMpton…io non lo avevo mai sentito questo ClaMton. Volevo una foto con le chitarre appese al muro, lui non si spostava piu’ e alla fine me la sono fatta fare lo stesso.

Uffa, anch'io voglio farmi rovinare le foto da Eric Clapton.