Dovete sapere che in Italia non ho mai avuto una macchina mia. Non mi serviva molto. Qui invece c'e' bisogno della macchina. E' la prima cosa che si nota: senza una macchina si e' completamente isolati. Ci sono anche qui gli autobus e tutto il resto, ma sono ancora all'inizio rispetto all'Europa o a una citta' come New York e poi gli spazi sono talmente grandi che e' davvero difficile muoversi cosi'. Che prima o poi questo mi avrebbe causato qualche problema, lo capii fin da subito, quando, dopo aver avuto la patente per dieci anni in Italia, fui miseramente bocciata alla prova pratica. In realta' mi bocciarono perche' parcheggiai la macchina dentro alle strisce, ma al contrario non capendo le parole parallel parking. Il giorno dopo tornai e ando' tutto bene, ma non fu piacevole. Poi, come forse qualcuno di voi ricordera', ho dovuto superare la paura di perdermi, le vertigini per le sopraelevate altissime e perfino l'idiosincrasia che da sempre mi portavo dietro per le pompe di benzina (lo so, ognuno ha le sue...). Oggi l'ennesima prova. Mi e' toccato andare a fare il tagliando, cioe' per la prima volta ho avuto a che fare con un meccanico. Mi dice guarda, va pure a fare una passeggiata e fra una mezz'ora puoi tornare a prenderla. Nel frattempo pero' salta fuori che ci sono due gomme da cambiare e i tempi si allungano, ma non si capisce di quanto. Quando, dopo la prima ora, entro nella sala d'attesa la scena e' desolante. C'e' una signora che piange con il telefono in mano, seduta sul divano. Quando si calma, mi sorride e mi dice che anche lei era venuta per il tagliando e invece dovra' sborsare seicento dollari, ed e' sempre cosi' dal meccanico e odia venirci. A chi lo dice signora mia. Dopo un po' la signora se ne va e io comincio a guardarmi intorno. Non mi ero portata nemmeno un libro. Chiedo quanto tempo manca.
- Ancora qualche minuto, ci siamo quasi!
Dopo un'altra ora, ero una belva. E la cosa peggiore e' che me la sono presa con questo signore che invece era gentilissimo e mi dava anche ragione perche' avevano calcolato male i tempi mentre invece, ho scoperto poi, e' piuttosto normale aspettare tanto in questi casi. Poverino, prima la cliente disperata e poi quella isterica. Pero' non sembrava per niente sorpreso. Sicuramente ci saranno delle eccezioni, ma per molte donne andare dal meccanico deve essere una piccola tortura. La puzza dei pneumatici appesi alle pareti mi fa quasi svenire ogni volta. Sul tavolo a parte le riviste di motori, solo roba come Good Housekeeping o Southern Living e alla televisione solo partite e ancora partite. Cosi' banale, cosi' semplicistico. Donne da una parte e uomini dall'altra. Mi spiace aver fatto la rompiscatole, ma c'e' qualcosa in quel posto che me lo rende molto poco tollerabile, e' piu' forte di me. Quando mi ha detto che potevo andarmene se volevo e tornare poi in un secondo momento per finire il lavoro, pero' sono tornata subito normale e mi sono messa a ridere per l'imbarazzo. Abbiamo chiaccherato un minuto e gli ho chiesto scusa per l'antipatia. Il signore si e' messo a ridere a sua volta e mi ha confermato che si' ci e' abituato e che si', a quanto pare sono una tipica donna media. O mediamente isterica come diceva qualcuno.
9 commenti:
you are here for a reason, lo slogan della mia officina
io, l'ultima volta che sono stato dal meccanico, ho pianto quasi come la signora disperata..
io bene o male anche se non ne capisco molto non ho l'idiosincrasia da meccanico, anche se tutte le cose burocratiche come fare tagliandi e cose varie mi pesa. Soprattutto perchè i tempi sono estremamente variabili e dilatabili.
didaudid: not me ;)
gap: solidarieta'
ginevra: il mio problema con il meccanico e' che soffriamo di reciproca diffidenza. lui non conosce il mio mondo e io il suo. e' una creatura misteriosa...
Come diceva Bud Spencer "Stai calma!" ^_^
Anch'io quando devo andare dal meccanico per qualche cavolata (come azzerare il beep del promemoria o robe simili) mi viene l'ansia. Anche qui a volte, per queste cose, devi armarti di santa pazienza, tornare a casa ed andare a riprenderla dopo mezza giornata. Pensa che per trovare un danno grosso, l'anno scorso mi ci son volute tre officine e un mese senza macchina, con clienti che mi chiamavano da Verona e provincia per interventi e consulenze di vario genere. Che poi diciamocelo girare con un pistone distrutto alla ricerca di chi te lo ripara, non è una bella cosa!
il fatto e' che a un certo punto e' entrato un signore con la ruota bucata, che doveva andare al lavoro, mille casini. gli hanno detto che doveva aspettare almeno tre ore ed era tranquillissimo! secondo me in fondo, non gli dispiaceva troppo starsene li', chiaccherare di macchine, guardare le partite...
si anch'io io mi irrito per la sporcizia, la puzza d'olio e i calendari alle pareti..però di tanto in tanto capita anche il meccanico figo!
elisen, ti pare che mr j. mi manda dai maccanici fighi? :)))
L'ultima volta che ho portato la macchina al Concessionario..il poveretto mi ha detto "Ancora quì?". Ok, una volta il tagliando, una volta dovevo fare un viaggio lungo così ho fatto tutti i controlli e cambio olio (ora che ci penso lo devo fare anche a settembre), una volta il portellone (si è rotta la serratura), una volta mia madre mi ha sfondato la portiera con il cancelletto (vabbè), un'altra volta un tizio è uscito a marcia indietro dal parcheggio senza guardare (infatti non mi ha nè vista nè sentita..se ero una sciura con il passeggino ne aveva stesi 2)..In pratica ormai sulle loro poltroncine mi sento a casa e sono forniti di caffè e dolcetti, cariniiiii..
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