mercoledì 24 giugno 2009

di cosa si parla

I miei amici italiani mi dicono che in televisione le notizie qua e la' non sono proprio uguali uguali, diciamo cosi', sul web invece si parla quasi sempre piu' o meno delle stesse cose. All'incirca. In televisione qui in questi giorni si parla soprattutto di due cose: degli scontri in Iran e di Jon & Kate pus 8, che e' un reality show. Allora, sull'Iran infuoca il dibattito. Ore e ore a intervistare gli esperti non sull'Iran ma sulla ben piu' annosa questione: fa bene Obama a starne fuori? Possiamo sopportare tale comportamento antidemocratico in silenzio? Io come persona ovviamente sono indignata, come tutti del resto, ma riguardo a un possibile intervento americano, nel mio piccolo, la penso esattamente come John Stewart che dice una cosa molto semplice e ovvia: it's not about us, non sono affari nostri. Senza contare che secondo molti commentatori iraniani le autorita' locali stanno solo aspettando un intervento degli Stati Uniti per poter spostare tutto sull'attacco imperialista bla bla bla. Jon & Kate plus 8 invece e' un reality show come tanti, ma la controversia che ha creato e soprattutto le proporzioni che questa controversia ha assunto fanno capire tante cose delle contraddizioni di questo paese. Inizialmente raccontava le avventure di una bellissima famiglia di quattro persone dove sono nati 6 gemelli. Poi e' scoppiato lo scandalo. Il padre modello e' stato sorpreso dai paparazzi con una ragazza. Per mesi e' andata avanti l'amletica domanda su tutti i tabloids stanno insieme o no? ha l'amante o no? e soprattutto cosa ne sara' del programma?
L'altro ieri
Jon & Kate, tenendo l'America col fiato sospeso, hanno annunciato che finalmente divorzieranno, ma le polemiche non accennano a placarsi. La maggior parte, mi pare di capire, e' scandalizzata che il programma possa proseguire, ma mi chiedo: se il programma e', o cerca di farsi passare, per un reality, non dovrebbe riflettere la cosiddetta realta'? O per gli americani la realta' di una famiglia felice e' per cosi' dire piu' reale di quella di una famiglia con dei problemi? Anche perche' poi quando il programma raccontava della famiglia felice non lo conosceva quasi nessuno, mentre ora fa milioni e milioni di telespettatori, senza contare le copertine dei giornali e i programmi di approfondimento, i siti in internet e tutto il resto. Dunque mi pare di capire che nessuno qui vuole vedere una famiglia che sta divorziando con quei poveri bambini esposti in quel modo, etc. etc. ma tutti la guardano avidamente.

4 commenti:

MarKino ha detto...

piu` o meno, i due argomenti di cui hai accennato, hanno come tematica fondamentale la stessa: la percezione della realta`.
a me viene il sospetto che si dia un tale risalto alle azioni antidemocratiche e repressive in iran ora, perche` qualcuno, ora, stima che sia un buon momento par fare un change regime ed in questo vuole che l'opinione pubblica sia dalla sua parte: l'iran non e` nuovo a misure antidemocratiche e violente e soprattutto non e` il solo (tipo: quanto e` democratica l'Arabia Saudita? ma magari non fa comodo che si noti troppo...).
su john & kate: bhe l'abilita` di uno sceneggiatore e` carpire i desideri del pubblico, oltre quello che dichiara di apprezzare... negli u.s.a. mi par di capire ci sia un certo residuo di "si fa ma non si dice"... un po' come da noi...

fabio r. ha detto...

for what concerns Iran, la situazione è troppo grave e complessa per poterla esaurire in un post...

invece di john & kate ne sono venuto a conoscenza solo tramite David Letterman, che lo cita spesso nella sua satira...
certo però che da qui a farne un argomento da prima pagina...quasi quasi stiamo meglio qui con la puttanopopea del Berlusca...

fusis ha detto...

diciamo che noi in Italia abbiamo deciso di risparmiare tempo unendo ciarpame politico, con quello morale e familiare ;)! scusate..ci scherzo un pò su..altrimenti l'angoscia diventa davvero pesante e mi schiaccia!!!!!!!

nonsisamai ha detto...

markino: perbenismo, lo chiamerei...

fabior: di sicuro e' more "entertaining"

fusis: bisogna farlo!! (e anche provare a ribellarsi)