Immaginate la mia sorpresa quando oggi, andata in ospedale per un esame di controllo mi sono ritrovata davanti lo stesso tipo che il giorno in cui sono stata operata, a dicembre, minaccio' di cancellare tutto un minuto prima di entrare in sala operatoria perche' non volevo pagare tremila dollari seduta stante. Questo secondo incontro e' stata un'esperienza particolare devo dire. Lui non si ricordava di me, ma io di lui perfettamente. Quelle parole dette senza scomporsi, a voce bassa I'm sorry, this is business. Scioccante, disumano. Eppure lo osservavo prima. Era cosi' gentile, impeccabile con le sue mani curatissime e il suo bel vestito stirato. Credo di averlo messo a disagio con lo sguardo. Credo di averlo davvero guardato con odio all'inizio e si sara' chiesto come mai visto che non ci conosciamo. Poi non so, piu' lo guardavo muoversi con diligenza fra le sue scartoffie e piu' mi rendevo conto che e' un povero diavolo che non merita nessun tipo di sentimento, nemmeno negativo. Uno che tratta la gente cosi' e non se ne ricorda nemmeno, uno che calpesta gli altri per professione e poi torna a casa come se niente fosse. Mi fa piuttosto pena quella sua piccola vita.
Cio' non toglie che assomigli in maniera imbarazzante a lui.
7 commenti:
se ti lamenti sei parte del problema e non della soluzione
su questo non c'e' dubbio.
E' capitato anche a me, proprio in una ASL italiana. Una semplice segretaria non voleva accogliere una mia richiesta perchè, a detta sua, ero solo una straniera venuta apposta in Italia per sfruttare il Sistema. Ha creduto fossi straniera perché non ho un cognome italiano, nè la fisionomia italiana. La mia famiglia è italiana, solo di una zona di confine...
Ci rimasi di merda, scoppiai a piangere, scappai via. Chiamai mia mamma (ero ancora minorenne), la quale mi disse di tornare e farmi dare il nome o la matricola di questa signora. Ovviamente lei non portava alcun cartellino, si è rifiutata di fornire le sue generalità e l'unico collega presente era un suo sottoposto, il quale ha assistito alla scena con omertà.
In assenza di quello non potei fare nè reclamo ai superiori nè altro.
Successe che alla fine il modulo riuscì a consegnarlo mia madre, ma il giorno della visita col collegio di medicina legale c'era proprio quella S...(-egretaria). Lei ovviamente non si ricordava di me, io però mi ricordavo benissimo di Lei e sono ancora qui a parlarne con Voi ed ogni volta che voglio fare un esempio di razzismo.
la differenza e' che questa tipa e' stata razzista e maleducata, quell'altro invece solo molto troppo "professionale". non credo sia colpa sua, ma del lavoro che fa. avrebbe potuto dimostrare un minimo di empatia vista la situazione, ma evidentemente facendo questi discorsi tutti i giorni a un sacco di gente avra' perso ogni sensibilita'...
è solo una vittima del sistema, come de andré definì le persone che lo avevano rapito in sardegna. noi no, noi per fortuna siamo ancora fuori. dal business, dal sistema, dagli abiti stirati troppo bene. un bacetto. manu
Nonsi, uno può fare il callo quanto vuole e mettere su tutte le difese del mondo per proteggersi, ma la perdita di empatia quando sei a contatto col pubblico, e soprattutto un pubblico sofferente, resta un atteggiamento intollerabile. Sono contenta che non si ricordi di te. Ma sarebbe bello ognitanto poter fare (chissà perché mi viene in mente) come Julia Roberts in Pretty Woman quando fa shopping in Rodeo Drive e torna nel negozio dove l'hanno maltrattata.
manu: grazie
viridian: in realta' sto cercando di immaginarmi la scena... lei tornava tutta elegante e ingioiellata dopo essere stata trattata da pezzente, ma nel mio caso... :)
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